
Il vicesindaco di Faenza annuncia la riapertura del ponte bailey in due settimane, mentre si attende il progetto per un nuovo ponte delle Grazie.
Il ponte bailey dovrebbe tornare a essere percorribile in un paio di settimane. Questa la rassicurazione del vicesindaco di Faenza con delega ai Lavori pubblici Andrea Fabbri, intervenuto sullo stato di avanzamento dei lavori alle fognature che sta portando avanti Hera dal 30 settembre scorso. "Il cantiere – spiega il vicesindaco – durerà un paio di mesi. Una prima parte interessa la rotatoria di via Cimatti, poi sarà spostato verso le altre vie". Proprio in virtù di questa prima fase di lavori il ponte bailey, dal quale le auto provenienti dal centro città possono svoltare esclusivamente verso la rotonda di via Cimatti, era stato chiuso al transito. "Si tratta di un’area in cui si sono resi necessari gli interventi di sdoppiamento e rafforzamento dell’impianto fognario – ha proseguito Fabbri – ma la rotonda sarà liberata dal cantiere in un paio di settimane e a quel punto il ponte potrà essere riaperto".
Nel frattempo sarà necessario continuare a utilizzare in un solo senso di marcia il ponte delle Grazie. E così si andrà avanti almeno fino a quando non ci saranno nuovi aggiornamenti su quest’ultima struttura. Nel maggio 2023 l’acqua del Lamone, come specificato più volte anche nei consigli comunali seguenti agli eventi calamitosi dello scorso anno, superò la quota dell’impalcato e da allora il ponte è stato chiuso del tutto, poi riaperto ai pedoni e solo nell’aprile scorso, in seguito alle opportune verifiche di stabilità e all’installazione del ponte bailey, riattivato al transito in un solo senso di marcia per i veicoli a motore. Un’apertura che fu definita temporanea in attesa della progettazione di un nuovo ponte delle Grazie da costruire ex novo: un progetto iniziale per cui si stimava un costo di circa 5 milioni di euro. La struttura commissariale d’altronde, nella specifica ordinanza, aveva finanziato 900mila euro alla progettazione del ponte delle Grazie, poi affidata a Sogesid, la società ‘in house’ dei ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, di cui è azionista unico il Ministero dell’Economia.
A quanto si apprende la progettazione sarebbe in corso ma, come aveva specificato la struttura commissariale a cui compete il finanziamento dell’opera, dovrà essere prima definito il progetto con relativa quantificazione economica. "Siamo molto preoccupati – ha evidenziato il vicesindaco Fabbri – perchè vorremmo che il progetto del nuovo ponte fosse inserito nella prossima ordinanza. A oggi sappiamo solo che non rientra più nei progetti finanziati da quota Pnrr". E c’è inoltre un ulteriore tema che riguarda il piano speciale che riguarda anche l’adeguamento dei ponti.
Damiano Ventura