Polveri sottili, valori troppo alti. Scattano le misure antismog

Oggi e domani i diesel euro 5 restano in garage, in attesa di nuovi dati da Arpae

Polveri sottili, valori troppo alti. Scattano le misure antismog

Oggi e domani i diesel euro 5 restano in garage, in attesa di nuovi dati da Arpae

Due giorni di sforamenti di polveri sottili, e all’orizzonte non si vedono segnali di un cambiamento, anzi. Respiriamo ancora particelle di smog, e così nei prossimi giorni saranno attive le misure per migliorare la qualità dell’aria. Il limite per le pm10 è infatti fissato a 50 microgrammi per metro cubo: ieri su quattro stazioni di misurazione fisse di Arpae, tre registravano sforamenti (il dato era di 57 alla Zalamella, 54 a Faenza al parco Bertozzi, 54 nel delta di Cervia) e la quarta (Ravenna Caorle) segnava 49, al limite. I dati di domenica vedevano sforamenti a Ravenna Caorle (53 microgrammi per metro cubo) e alla Zalamella (66). "Sulla base delle previsioni di Arpae, contenute nel bollettino Liberiamolaria pubblicato il lunedì, il mercoledì e il venerdì – si legge in una nota diffusa ieri dal Comune –, nelle giornate di martedì 19, e mercoledì 20 novembre saranno in vigore le limitazioni ulteriori previste dal Piano aria integrato regionale". Domani un nuovo bollettino di Arpae darà indicazioni per i giorni successivi: se nel frattempo i valori delle polveri sottili saranno rientrati nei limiti le misure cesseranno, altrimenti proseguiranno anche nei giorni successivi.

Ma quali sono le misure? Sono quelle che scattano ogni volta in queste situazioni: dalle 8.30 alle 18.30 vigerà quindi lo stop alla circolazione per tutti i veicoli diesel euro 5 nel centro abitato di Ravenna (ovvero nell’area delimitata dalla relativa segnaletica), oltre ai divieti già in vigore che riguardano i diesel fino all’euro 4 compreso, i benzina fino all’euro 2 compreso e infine i metano-benzina, i gpl-benzina, i ciclomotori e i motocicli fino all’euro 1 compreso. Per quanto riguarda le abitazioni, nel centro abitato di Ravenna è vietato utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa in presenza di impianti alternativi. Nel resto del territorio il divieto vale solo per gli impianti a biomassa legnosa con certificazione inferiore alle 4 stelle. Infine è vietato lo spandimento di liquami con tecniche non ecosostenibili.