È polemica sulle casette - meglio sulla loro assenza da un alto e dall’altro sulla casetta, al singolare - vicina alla pista di ghiaccio di Milano Marittima, posizionata alla Rotonda Primo Maggio. Diversi cittadini hanno criticato la presenza di un’unica struttura, a differenza degli anni precedenti, quando il numero delle casette era maggiore. L’effetto su turisti e cervesi è quello di una ’desolazione’ - specie la sera - dovuta proprio alla presenza di una sola casetta, la cui funzione è quella di fornire un ristoro per tamponare gli effetti delle ore più fredde della giornata. Insomma, la richiesta che arriva da più parti è quella di tornare al passato, moltiplicando il numero delle casette, così da rinvigorire la zona a ridosso della pista di pattinaggio, l’anello di ghiaccio più grande d’Europa, con 1000 metri quadrati di superficie ghiacciata. Che si tratti di un argomento del quale si dibatte lo prova anche l’iniziativa di alcuni esercenti di Milano Marittima, che d’altra parte hanno invece ideato una petizione, diretta all’amministrazione comunale, le cui firme - sedici in totale - sono già state consegnate ad una associazione di categoria per aprire un tavolo con il Comune.
"La presente petizione è indirizzata al Comune di Cervia al fine di evidenziare le preoccupazioni dei negozianti del centro, riguardo alla recente concessione per l’installazione di un’unica casetta di legno in Rotonda Primo Maggio, destinata alla vendita e somministrazione di food and beverage durante il periodo natalizio – si legge nel documento –. Motivazioni: la presenza di questa casetta di legno per la vendita e la somministrazione di alimenti e bevande durante il periodo natalizio si discosta dal progetto complessivo di decoro e organizzazione del centro previsto durante le feste natalizie, generando un impatto negativo sulle attività commerciali locali. Questo crea un ambiente di concorrenza sleale, mettendo a rischio le attività esistenti e violando le regole igieniche stabilite per la sicurezza dei consumatori e degli operatori".