
Gianni Minotti, 48 anni, ha perso la vita ieri mattina in A14 all’uscita di Cesena. Lavorava nell’azienda agricola di famiglia fondata dal nonno Ivo nel 1960.
Il suo mondo erano i camion. Lo dicono le pagine dei social network nelle quali Gianni Minotti ride, con quei sorrisi che non si raccontano, si assaporano. Gianni Minotti e un camion bianco con le venature blu, tirato a lucido per affrontare qualsiasi strada, con qualsiasi condizione climatica, con gli occhi sull’asfalto e le mani sul volante. Ieri in A14, all’altezza del chilometro 99 in direzione sud, c’era il sole. Settecento metri allo svincolo di Cesena, la sua città. Era cresciuto nella frazione di Pioppa, ora viveva a Castiglione di Ravenna. Intorno alle 11 tutto si è fermato.
Il camion, la vita. Del camion scintillante resta la cabina distrutta e il rimorchio rovesciato su un fianco, col mangime che conteneva la cisterna rovesciato sull’asfalto. Gianni Minotti non c’è più. Eppure probabilmente fin da ora non è solo. "Ci sono gli angeli con te" lo salutano gli amici, commossi per una tragedia che non avrebbe dovuto verificarsi. Come tutte, ma questa probabilmente di più. Perché Minotti, 49 anni da compiere tra pochi giorni, era un grande uomo, con un grande cuore. Nel 2020 aveva fondato l’associazione benefica ‘Gli Svalvolati dell’Adriatico’, nata con lo scopo di organizzare eventi e raduni con camion e tir kustom per raccogliere fondi per i reparti di oncologia pediatrica e di neuropsichiatria dell’ospedale Infermi di Rimini. Lavorava nell’azienda di famiglia, la società agricola ‘Minotti Ivo & C’ , costituita nel 1960 dal nonno di Gianni e i due suoi fratelli, che avevano deciso di dedicarsi al mondo dell’allevamento. Col passare degli anni erano arrivati i figli, e poi i nipoti, come Gianni. L’azienda, nata a Pioppa, dove tutt’ora è concentrata una parte importante dell’attività, si è poi allargata anche in altre zone della Romagna. Proprio viaggiando con le insegne dell’attività di famiglia, Minotti ieri ha perso il controllo del suo mezzo. Al chilometro 99, ieri mattina alle 11, c’era anche un altro veicolo, uno di quelli in lento movimento che indicano la presenza di un cantiere di manutenzione stradale tramite un grande segnale collocato nella parte posteriore. Proprio contro questa insegna si è scontrato il camion di Minotti.
La situazione è fin da subito parsa gravissima: sul posto sono così corsi i sanitari del 118 che purtroppo però non hanno potuto far altro che constatare il decesso del conducente, rimasto vittima del forte urto. Per quanto riguarda la ricostruzione dell’esatta dinamica di quanto accaduto, sono al lavoro le pattuglie della polizia autostradale di Forlì, intervenute sul posto per occuparsi dei rilievi. Tra le ipotesi al vaglio – tutte ancora da verificare – ci sarebbe anche quella di un urto contro il mezzo adibito alla segnaletica stradale avvenuto nell’ambito di una manovra, magari in direzione del vicinissimo svincolo cesenate. Il conducente dell’altro veicolo non avrebbe invece riportato serie conseguenze, grazie anche all’abbattitore d’urto. Il traffico è rimasto bloccato per ore, dal momento che per rimuovere dalla carreggiata i veicoli incidentati è stato necessario l’intervento di un’autogru. Dunque lungo l’autostrada si sono formate lunghe code e le conseguenze si sono riversate anche sulla viabilità ordinaria, chiamata ad assorbire il traffico intenso di chi si è visto costretto a uscire al casello precedente di Forlì, scegliendo poi percorsi alternativi fino a reimmettersi in A14 utilizzando lo svincolo a valle dell’incidente.
Luca Ravaglia