Il pino è simbolo della città di Ravenna fin dall’antichità. Il mio programma intende preservarne l’esistenza e i benefici ambientali e paesaggistici che producono, senza però trascurare i disagi causati dalle loro radici in alcune aree pubbliche urbanizzate. In questi casi, dovrebbero essere applicate le linee progettuali enunciate dal massimo esperto italiano in materia, il dottore forestale Gian Pietro Cantiani, sperimentate con risultati altamente positivi in alcune importanti città italiane: eseguire prove tecniche di “Valutazione di Stabilità degli Alberi”, idonee ad attestare la pericolosità o le malattie dei pini “problematici”; se le prove danno per risultato un fattore di sicurezza insufficiente, l’abbattimento del pino è l’unica soluzione possibile; se forniscono invece un fattore di sicurezza sufficiente o al limite, si può procedere consolidando la zolla radicale attraverso l’ancoraggio delle loro branche: questa operazione triplica il fattore di sicurezza dell’albero e produce anche vantaggi economici: da un lato, il mantenimento del valore ornamentale/paesaggistico e dei servizi ecosistemici elevati garantiti da ogni albero adulto (riduce l’esposizione all’inquinamento, al rumore e al calore eccessivo, favorisce l’attività fisica, fornisce relax psicologico e diminuisce lo stress, stimola la socialità), benefici altrimenti perduti; dall’altro, i costi del suo abbattimento e quelli di reimpianto, manutenzione, cura e irrigazione di ogni specie di alberi giovani sostitutiva.
Qualora le radici dei pini rendano pericolosa e difficile la circolazione dei veicoli e dei pedoni, il Comune può bonificarle adottando, con grande beneficio, il seguente schema progettuale: eseguire il taglio e sradicamento delle radici senza danneggiare la pianta, alla presenza di un agronomo incaricato che ne verifica la stabilità; procedere quindi con la ricostruzione del pacchetto stradale esistente, l’eventuale messa in quota e sostituzione dei chiusini di ghisa, il rifacimento della segnaletica stradale orizzontale. Nei casi estremi di abbattimento dei pini, come anche di altri alberi adulti, che impongono la necessità di rimpiazzarli, si potrebbero utilizzare terreni del Comune disponibili per la crescita di essenze adeguate alla soluzione del problema, prelevate poi con dimensione adeguata, non troppo “giovani”, al fine di non dover attendere troppi anni perché producano un ombreggio minimo.
Alvaro Ancisicapogruppo di Lista per Ravenna e candidato sindaco