La segreteria regionale della Democrazia Cristiana esprime "indignazione per il gravissimo provvedimento con cui il Comune di Ravenna ha revocato arbitrariamente l’autorizzazione già concessa per l’occupazione temporanea del suolo pubblico in Piazza Duomo, dove si sarebbe svolta un’attività legittima di raccolta firme promossa dal nostro partito. Siamo di fronte a un atto di censura politica travestita da burocrazia adottato senza alcuna comunicazione preliminare, in violazione dei più basilari diritti di partecipazione democratica e dei principi di trasparenza amministrativa. Il Comune ha parlato di “urgenze”, ma ciò che traspare è solo l’urgenza di mettere a tacere una voce fuori dal coro". Per la Dc "Siamo tornati alla guerra fredda dei campanili, ma con una differenza: Peppone oggi è rimasto da solo, senza l’ironia e il cuore di Don Camillo".
Cronaca"Piazza vietata dal Comune. Una censura gravissima"