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Piazza Baracca, chiude Cipriani: "Dopo la pandemia più difficoltà. Poi c’è la concorrenza del web"

L’annuncio della titolare della jeanseria che l’anno scorso ha ricevuto il riconoscimento di ‘Bottega storica’. Il negozio, a gestione familiare, esiste dal 1946 quando lo aprì Renzo Cipriani, proveniente da Prato

L’annuncio della titolare della jeanseria che l’anno scorso ha ricevuto il riconoscimento di ‘Bottega storica’. Il negozio, a gestione familiare, esiste dal 1946 quando lo aprì Renzo Cipriani, proveniente da Prato.

L’annuncio della titolare della jeanseria che l’anno scorso ha ricevuto il riconoscimento di ‘Bottega storica’. Il negozio, a gestione familiare, esiste dal 1946 quando lo aprì Renzo Cipriani, proveniente da Prato.

Ravenna, 21 settembre 2024 – La jeanseria Cipriani di piazza Baracca, storico negozio di abbigliamento, chiude. Oggi è l’ultimo giorno. Ad annunciarlo è la titolare Itala Cipriani, a malincuore. "È ovvio che ci sia del dispiacere – osserva – anche perché il nostro negozio è sempre stato a gestione familiare. Ma dopo averci riflettuto abbiamo deciso. Dopo la pandemia le difficoltà sono state sempre maggiori, sono sempre meno quelli che vengono a fare acquisti in centro, perché preferiscono luoghi dove parcheggiare è più semplice, e poi c’è la concorrenza dell’online nei confronti della quale non è più possibile difendersi. Ma è una decisione presa a malincuore".

L’attività, che l’anno scorso ha ricevuto il riconoscimento di ‘Bottega storica’, esiste dal 1946, quando Renzo Cipriani, proveniente da Prato, decise di aprire con la famiglia la sua attività a Ravenna. Era appena finita la guerra. La gente aveva poco di tutto, o in qualche caso non aveva più niente, e la tradizione pratese al trattamento e al riutilizzo del materiale tessile fu determinante per l’evolversi dell’attività. All’epoca di trovava alle spalle della basilica di San Vitale, nello stabile che era stato un antico monastero poi demolito nei primi anni Sessanta, in via Don Minzoni. Allora i Cipriani trattavano anche tappezzerie, biancheria, materassi, insomma vendevano tutta la merce che all’epoca circolava. Con l’arrivo delle truppe americane avevano fatto la loro comparsa anche i primi jeans e gli indumenti militari che mezzo secolo dopo sarebbero stati di gran moda tra le generazioni più giovani.

Il monastero fu abbattuto nei primi anni ’60, e questo costrinse la famiglia Cipriani a trovare una nuova sede. Era il 1963 e una volta trasferitasi in piazza Baracca, l’attività non si è mai più spostata fino ad oggi. Piazza Baracca è sempre stato luogo di passaggio per andava in via Cavour e il negozio in poco tempo diventava, anche nella nuova sede, punto di riferimento per la città. Nel frattempo tutto cambiava e anche la merceologia si specializzava; la diffusione del jeans in quegli anni trovò i Cipriani pionieri e già specializzati e il negozio diventò la jeanseria della città. Nell’attività hanno lavorato tre generazioni della famiglia. Al posto della jeanseria sorgerà ora un’agenzia immobiliare.

a.cor.