Animali malati da abbattere, aziende in ginocchio: la peste suina torna a essere un’emergenza in diverse regioni italiane tra cui l’Emilia Romagna. Fortunatamente, come fanno sapere dalla Prefettura di Ravenna, la nostra provincia "non è attualmente coinvolta, non essendo stati rilevati casi di suini infetti o carcasse di cinghiali con il virus" ma la Regione ha attivato una serie di misure preventive, tra cui la pubblicazione di bandi e l’istituzione di gruppi operativi territoriali (Got) in ogni provincia, con l’obiettivo di garantire un monitoraggio accurato e di prevenire la diffusione della malattia. Intanto, su iniziativa del prefetto Castrese De Rosa, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro in prefettura per la costituzione di una cabina di regia sulla gestione dell’emergenza peste suina. Si tratta di un’iniziativa caldeggiata dal Ministero dell’Interno per supportare le azioni messe in campo dal Governo e dalle Regioni per contrastare e contenere la diffusione del virus.
La cabina di regia avrà il compito di coordinare tutte le iniziative per tutelare il settore suinicolo, anche se la peste suina – che "non rappresenta un pericolo per l’uomo" come chiarito dalla dottoressa Anna Padovani, dirigente della Regione Emilia Romagna, colpisce esclusivamente i suini, sia selvatici che domestici, con potenziali conseguenze economiche e sociali. Una minaccia per il comparto suinicolo che risulta particolarmente insidiosa sia per la natura transfrontaliera della malattia sia per la facilità di trasmissione che sta interessando alcune regioni e per quanto riguarda l’Emilia Romagna alcune province emiliane.
Durante l’incontro dei giorni scorsi in prefettura, è stata sottolineata l’importanza di un coordinamento efficace tra le varie attività di controllo sul territorio provinciale, per evitare sovrapposizioni e dispersione di risorse. A tal proposito, la comandante della Polizia provinciale Lorenza Mazzotti ha ribadito "l’urgenza di unire le forze per proteggere sia la fauna selvatica che gli animali da allevamento". Il dirigente dell’Ausl Enea Savorelli, referente del Got, ha evidenziato la necessità che gli allevatori "rispettino rigorosamente le norme di biosicurezza stabilite dalla legge, per proteggere i propri allevamenti e contribuire al contenimento della malattia". "La Prefettura fungerà da punto di riferimento – ha dichiarato il prefetto De Rosa – per potenziare le attività di vigilanza e monitoraggio del territorio, contenendo la diffusione del virus e garantendo l’efficacia dei Piani di controllo della Regione. La cabina di regia è uno strumento essenziale per affrontare in modo coordinato e tempestivo l’emergenza, poiché permette la collaborazione attiva tra istituzioni, associazioni di categoria e il mondo dell’associazionismo. Solo lavorando insieme potremo affrontare questa sfida complessa e proteggere un settore cruciale per l’economia". "Bisogna avere un quadro certo sotto il profilo epidemiologico – ha detto il dott. Savorelli – e trarre insegnamento dall’esperienza delle provincie interessate per prime dal virus per pianificare le attività di vigilanza e monitoraggio".