
Uno screenshot del video del pestaggio con i volti dei ragazzi oscurati
Il padre del ragazzo picchiato dai compagni di scuola nel cortile del Polo tecnico professionale di Lugo lo scorso sabato, nella mattinata di ieri si è recato in Commissariato a Lugo per presentare querela e consegnare il video dell’accaduto. Video che sarà analizzato dagli agenti della squadra Mobile, coordinati dalla Procura del Tribunale dei Minorenni di Bologna, i quali dovranno identificare e stabilire i ruoli dei presenti al pestaggio. Il termine "pestaggio" è stato usato anche dalla dirigente scolastica, Elettra Stamboulis, in una circolare diramata e indirizzata a tutte le componenti della scuola: genitori, docenti e personale. "Due alunni si sono presi alle mani in cortile. Intorno a loro, alcuni compagni, invece di impedire l’episodio, hanno fatto capannello e hanno contribuito al pestaggio di uno di loro". Così viene descritto l’episodio.
Nella circolare la preside denuncia anche l’"aggressività verbale da parte di un gruppetto di genitori" che hanno inviato una lettera alla stessa dirigente con l’accusa di non fare niente per contrastare la deriva dell’istituto scolastico. Anche sui social sono state molte le testimonianze di genitori che lamentano vari episodi di vandalismo che si susseguono all’interno dell’istituto. Al Polo tecnico professionale sono iscritti circa 1.800 studenti, lavorano 240 docenti e molto personale ausiliario. Alcuni hanno anche proposto l’idea di installare telecamere di sorveglianza all’interno degli spazi della scuola, nel tentativo di contrastare alcuni degli atteggiamenti più odiosi, come possono essere gli allarmi antincendio fatti scattare più volte al giorno. Una circostanza denunciata anche nella circolare dalla stessa dirigente scolastica. "L’allarme che ha cominciato a risuonare in modo casuale dal 13 marzo deve smettere, perché questo non è neanche uno scherzo di cattivo gusto e pericoloso, sta diventando sabotaggio". Chiedendo che, chi sa qualcosa lo riferisca. "I 53 pulsanti presenti a scuola non si possono presidiare uno ad uno con i collaboratori scolastici presenti. Sono abbastanza certa che chi agisce non lo fa da solo, è sicuramente sotto gli occhi di qualche compagno o compagna. Non possiamo neanche spegnere l’allarme: se qualcosa succede, deve essere sempre disponibile e funzionante".
Quello dell’allarme, però, non è l’unico atto di vandalismo che le cronache riportano. Ci sono anche i muri di cartongesso dei corridoi devastati, almeno un caso di una sedia lanciata nella tromba delle scale, scritte sui muri e porte bloccate. Come detto la scuola è molto grande e tanti sono gli studenti. Come sottolinea la preside, sempre nella circolare, "in questo momento ci sono 75 studenti in Erasmus Pcto all’estero. Ci sono corsi di lingue, di rap, di videomaking, di teatro, c’è il gruppo sportivo con sempre più attività realizzate, c’è il supporto dello sportello Sos, ci sono i mentor che affiancano tanti studenti, ci sono tantissime visite di istruzione in ogni parte d’Europa e d’italia, progetti continui, spazi rinnovati. Questa è una scuola che offre moltissimo: siamo tra i pochi a sostenere con fondi propri i ragazzi e le ragazze nel diritto allo studio, anche con contributi per le visite di istruzione".
Matteo Bondi