Ravenna, 7 giugno 2023 – Il canale Mandriole, poco distante dalla casa dove morì Anita Garibaldi, ha un’acqua stagnante di colore nero, pigmentata di bianco. Si tratta di quintali di pesci morti, spanciati, che galleggiano da un paio di giorni in maniera spettrale. Sono anche loro un simbolo del dissesto provocato dagli allagamenti di maggio. I pesci avevano cercato rifugio in questo canale perché c’era ancora un po’ di ossigeno.
A Ponte Chiavica di Mandriole, il canale si immette nel Destra Reno che scende da Conselice: è successo il contrario, il grande corso d’acqua è finito nel piccolo, seminando la morte ittica oltre che diffondere un odore nauseabondo. Ieri li uomini del Consorzio di bonifica, insieme a Comune e Arpae, hanno cercato di recuperare le carcasse con reti e panne.
L’acqua stagnante non ha favorito l’afflusso del pesce che galleggia e i recuperi sono stati minimi. Sempre ieri, i tecnici di Arpae ieri hanno percorso il tragitto del Destra Reno. Nel canale Zaniolo, nel territorio del comune di Conselice, è stata riscontrata una colorazione anomala, rosacea. "L’esame microscopico – spiega l’agenzia – ha rilevato la presenza di solfobatteri purpurei e di alghe unicellulari del genere Euglena, organismi che in determinate condizioni possono creare una colorazione rossa delle acque e che proliferano in condizioni di elevato carico organico e di scarsità di ossigeno. Per confermare tali ipotesi si attendono tuttavia i risultati delle analisi chimiche in corso". Diversi chilometri più a valle, nel canale Mandriole, nel territorio del Comune di Ravenna, lunedì pomeriggio è stata segnalata un’ingente quantità di pesci morti. Il canale Mandriole si inserisce nel canale Destra Reno, dal quale sono risalite le acque scure provenienti dall’area alluvionata di Conselice.
I tecnici Arpae hanno riscontrato "una colorazione scura delle acque, con cattivo odore, e hanno verificato la pressoché totale assenza di ossigeno, che ha causato la morìa. Essendo a pochi chilometri dalla foce in Adriatico è stata riscontrata la presenza sia di pesci di acqua dolce, sia di pesci di acqua salata (cefali, carpe, carassi, siluri, anguille)". Le condizioni del Destra Reno sono diventate anche un caso politico. Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna afferma che "è indispensabile - senza però che alcuno, oltre alla popolazione locale afflitta da tanta desolazione, mostri neppure di essersene accorto - che le autorità pubbliche intervengano. Per evitare maggiori danni all’igiene pubblica e alla salubrità ambientale, come sarebbe se il funebre convoglio ittico finisse in mare senza prima essere raccolto e incenerito, ma comunque per risalirne alle cause, fronteggiarle o informare la cittadinanza sui comportamenti". Alberto Ferrero di Fratelli d’Italia chiede che la vicenda venga discussa in Consiglio comunale, mentre la Pigna, con Veronica Verlicchi, dice: "ha de ll’incredibile che una situazione così grave non sia stata immediatamente sanata dall’Ente preposto e che siano i cittadini a doversi accorgere e a segnalare".
lo. tazz.