Vongole pericolose per il consumatore: ecco il maxi sequestro della Guardia di Finanza
Ravenna, 5 luglio 2024 - Cinque persone sono state denunciate per bracconaggio ittico e per violazione al Codice della navigazione, perché scoperti a pescare abusivamente vongole all’interno dell’area portuale, più precisamente, in acque vicine a siti petrolchimici e industriali.
L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Ravenna, nell’ambito delle attività volte al contrasto dei traffici illeciti. Le Fiamme Gialle hanno così sequestrato 1,8 tonnellate circa di pescato e sei imbarcazioni dotate non solo di motori sovradimensionati, ma anche di turbine aspiranti per ridurre i tempi delle operazioni di pesca e quindi dannose per l’equilibrio dell’ecosistema marino e anche per questo utilizzate in spregio delle norme che regolamentano tale settore.
I cinque fermati, secondo i finanzieri, vista la loro organizzazione, erano soliti portare a termine operazioni di pesca illegale, connesse a interessi economici legati al traffico illecito dei molluschi che, oltre a ledere le risorse erariali e la leale concorrenza tra gli operatori, avrebbe messo in pericolo la salute dei consumatori del prodotto.
Per questo tutto il pescato sequestrato, che avrebbe potuto fruttare circa ventimila euro, è stato immediatamente confiscato e rimesso in acqua, impedendone la commercializzazione e la somministrazione sulle tavole degli ignari acquirenti. Ancora più incisivo, però, è stato il sequestro dei natanti e delle attrezzature utilizzate, il cui valore stimato è superiore a centomila euro. Le cinque persone sorprese a pescare illegalmente sono tutte state denunciate per bracconaggio ittico e per violazioni al Codice della Navigazione.