Sui vaccini aleggia un fantasma: il calo delle dosi vociferato e previsto per luglio, che da giorni impensierisce gli addetti ai lavori. La settimana scorsa erano arrivate rassicurazioni da parte del commissario straordinario Figliuolo, ma ieri l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, si è detto preoccupato. Anche perché la campagna ora sta marciando a tutto ritmo nel tentativo di proteggere più persone possibili in vista dell’autunno.
"Siamo preoccupati, come le altre Regioni, per il calo dei quantitativi di luglio – spiega l’assessore –. Speriamo che possano giungere elementi di certezza dal confronto nazionale, assicurando la somministrazione delle seconde dosi ed evitando il rischio di rinviare parte delle prenotazioni per la prima dose". Si tratterebbe di un’ipotesi non auspicabile che però, nelle parole dell’assessore regionale, appare "non scongiurata".
Donini lancia anche una proposta che tante famiglie sperano possa concretizzarsi: la possibilità che i ragazzi vaccinati possano non dover subire più quarantene o didattica a distanza il prossimo anno "a prescindere da qualsiasi scenario epidemiologico". Del resto uno dei principali obiettivi più volte dichiarati della campagna vaccinale durante l’estate è proprio quello di mettere al sicuro i giovanissimi prima di settembre.
A questo proposito, la Regione sottolinea che l’81% del personale scolastico è stato immunizzato grazie alla vaccinazione, quindi raggiungendo una buona percentuale anche tra i ragazzi "la scuola potrà affrontare la ripartenza senza dover più ricorrere alla didattica a distanza", secondo quanto ha dichiarato Donini.
La priorità però è anche per le seconde dosi, con la "possibilità – scrive la Regione – di anticiparle per gli over 60 che mancano all’appello". Al momento, in Romagna gli over 60 possono già scegliere di anticipare chiamando il Cup e chiedendo di cambiare data per il richiamo. Ieri, nel frattempo, si sono registrati tre nuovi casi di Covid in tutta la provincia: 2 maschi e 1 femmina, tra cui un ravennate, un lughese e una persona che risiede fuori dal territorio ravennate. I tamponi sono stati 968, con un tasso di positività dello 0,3%. Tra i tre casi soltanto uno presenta sintomi, che è anche il motivo per cui ne è stata individuata la positività, e al momento è ricoverato.
sa.ser