REDAZIONE RAVENNA

Patuelli racconta Einaudi: "La sua lezione è attuale"

Il numero uno de La Cassa di Ravenna a Imola col vicedirettore del Carlino Baroncini "Il presidente si occupò del Polesine, aveva a cuore le tematiche ambientali" .

Il numero uno de La Cassa di Ravenna a Imola col vicedirettore del Carlino Baroncini "Il presidente si occupò del Polesine, aveva a cuore le tematiche ambientali" .

Il numero uno de La Cassa di Ravenna a Imola col vicedirettore del Carlino Baroncini "Il presidente si occupò del Polesine, aveva a cuore le tematiche ambientali" .

Una sala gremita per Luigi Einaudi. Tante persone ieri hanno ascoltato il ricordo del primo Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento tracciato durante il dialogo tra Antonio Patuelli, presidente dell’Abi e de La Cassa di Ravenna, e Valerio Baroncini, vice direttore de Il Resto del Carlino.

La conversazione sugli ’Insegnamenti attuali di Luigi Einaudi’, organizzata dal centro studi che porta il nome dello statista, si è svolta a palazzo Sersanti a Imola.

"Gli scritti di Einaudi dopo il 1919 fanno intuire il forte trauma da lui subito dopo il primo conflitto mondiale – ha spiegato Patuelli –, temendo che l’Europa si potesse lacerare nuovamente per colpa dei conflitti, lo statista comprende che alla base della guerra c’erano degli elementi di natura territoriale ed economica. Nasce quindi l’idea degli Stati Uniti d’Europa e l’idea della moneta unica, come cardine per evitare il proliferare delle guerre. Un’idea che vede la sua concretezza nel fatto che se noi non avessimo avuto l’euro, in questi mesi avremmo subito una perdita d’acquisto molto più elevata".

E sono sempre le esperienze di guerra che fanno riflettere Einaudi sull’importanza dell’articolo 47 della Costituzione, relativo alla tutela del risparmio. "Un valore fondamentale quanto la libertà e la salute – ha aggiunto Patuelli –. Einaudi ha dimostrato che la tragedia subita per conflitti in Italia non fosse relativa solo ai morti, ma anche alla perdita del valore della moneta. Le 100 lire del 1913 avevano infatti perso il 97% del valore nel 1947 a causa dell’inflazione. Da qui, l’importanza di salvare la moneta ed educare al risparmio". Non è mancato il ricordo della grande attenzione che Einaudi aveva nei riguardi dell’ambiente, oltre che la sua passione per l’agricoltura. Il pensiero attuale delle sue idee lo si vede anche nelle in relazione alle drammatiche vicende delle recenti alluvioni.

"In uno scritto del 1951, infatti, in merito all’alluvione del Polesine, Einaudi riporta ’La lotta contro la distruzione del suolo sarà dura, lunga, forse secolare e la responsabilità non può essere solo del clima, ma anche degli uomini", ha detto Baroncini durante la conversazione. E Patuelli: "Questo dimostra il suo legame alle tematiche ambientali. Basti solo pensare al fatto che Einaudi non ha voluto autorizzare la costruzione dell’aeroporto di Ravenna perché temeva che il territorio ne potesse subire delle conseguenze".

Un grande liberale, dunque, le cui idee vivono ancora oggi. Presenti in sala, fra gli altri, l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Raffini, la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Silvia Poli e Francesco Corrado, presidente del centro studi ’Luigi Einaudi’.

Francesca Pradelli