Partono i Centri estivi. Restano fuori 188 famiglie per carenza di posti

Il problema sollevato in Consiglio comunale da un paio di question time. L’assessora Molducci: "Tra le soluzioni c’è l’accreditamento privato".

Partono i Centri estivi. Restano fuori 188 famiglie per carenza di posti

Partono i Centri estivi. Restano fuori 188 famiglie per carenza di posti

Sono 188 le famiglie ravennati escluse dai centri estivi per carenza di posti. E online la protesta monta anche con una petizione. La questione è stata sollevata ieri in Consiglio comunale da un paio di question time dei consiglieri del Partito democratico Stefania Beccari e Luca Cortesi, e di Davide Buonocore della lista De Pascale sindaco. Come precisa l’assessore al Bilancio Livia Molducci per cren e crem, centri ricreativi estivi per bimbi 0-3 e 3-6, come lo scorso anno ci sono rispettivamente 820 turni quindicinali suddivisi in otto sedi e 850 su sette sedi. Tuttavia, conferma, "la domanda di turni è stata superiore di diverse unità" e a oggi "risultano escluse 56 famiglie per i cren e 132 per i crem". Il sistema dell’attività ludica creativa estiva è di tipo pubblico-privato integrato e l’accreditamento sulla piattaforma Oasi 31 permette alle famiglie con Isee inferiore ai 24.000 euro di accedere a un voucher. Numeri alla mano, continua la titolare dei conti di Palazzo Merlato, per la fascia 0-3 anni a fianco dell’offerta comunale ci sono 9 nidi privati e 7 sezioni primavera Fism; per la fascia 3-6 ci sono invece 32 crem privati su 68 complessivi. Il voucher arriva fino a 100 euro alla settimana per un massimo di tre settimane.

Altro problema, prosegue Molducci: le famiglie chiedono "sempre più spesso" quattro turni interi a luglio e ad agosto, ma poi "molte rinunciano a qualche turno". Occorre dunque "cercare di rendere più responsabile la domanda dei genitori, anche se a volte si tratta di fattori contingenti".

Le famiglie escluse, aggiunge, hanno comunque avuto il tempo necessario per il piano B, ovvero affidarsi al cren o crem privato. Si potrebbe concentrare tutti i turni a luglio, dà un’altra ipotesi Molducci, come fatto da molti Comuni, ma "da noi ci sono tante domande anche per agosto". Infine si potrebbe consentire la domanda non su quattro turni ma solo su tre.