Dopo la felice esperienza dell’anno scorso con ‘Mantiq At-Tayr – Il Verbo degli Uccelli’ che ha coinvolto circa un centinaio di persone, torna Il grande teatro di Lido Adriano, con il nuovo spettacolo ‘Panchatantra, o le mirabolanti avventure di Kalila e Dimna’. "Una seconda ‘puntata’ è ancora più difficile – afferma Lanfranco Vicari, direttore artistico del Cisim –, è una sfida, perché non possiamo replicare quanto già fatto. Vorremmo raggiungere ancora più persone, 200 o 300, e soprattutto lasciare un segno ancora più visibile sulla città di Lido Adriano. E lo faremo con le opere di Alessandra Carini e Nicola Montalbini di ‘Equidistanze’". Il progetto, una coproduzione Cisim-Lodc e Ravenna Festival in collaborazione con Ravenna TeatroAlbe e con il Comune di Ravenna, presenta quest’anno alcune novità. A partire dal direttivo, in cui sono entrati i giovani di Spazio A che si occuperanno dei corsi per bambini e adolescenti.
Parteciperanno anche le cooperative sociali Teranga e Cidas, festival delle Culture e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. "Il testo scelto per questa seconda edizione – spiega lo scrittore e intellettuale algerino Tahar Lamri – è di tipo politico e sempre originario dell’area orientale, tra l’India e il Medio Oriente. Panchatantra è un libro originale in sanscrito del III secolo, che poi nel tempo è stato tradotto in arabo, in spagnolo e in altre lingue. Parla di politica, o meglio dei principi del buon governo, visto che era un’opera esperienziale destinata ai re e ai governanti. Letteralmente ‘Pancha’ significa ‘cinque’, esattamente quante sono le storie raccontate, mentre ‘Sanchez’ saggezza". Lo spettacolo si ispira alla prima storia, quella di Kalila e Dimna, due sciacalli che vivono alla corte del re del paese. Mentre Kalila è soddisfatta della sua condizione, Dimna si fa prendere dall’ambizione e ogni mezzo è lecito. Ciascuno dei due giustifica la propria posizione collegando tra loro aneddoti, che hanno come protagonisti uomini e animali, e veicolano precetti etici e morali. Regista dello spettacolo, come già l’anno scorso, Luigi Dadina. "Mi piace veder crescere il progetto e le collaborazioni – afferma l’artista –. In questo modo, Lido Adriano si fa promotore di un legame non solo con Ravenna ma anche con il forese". Nel mese di dicembre (il 13 e il 19 alle 18.30), sono previste due tappe di avvicinamento al progetto, per raccontare alla comunità il lavoro che si andrà a costruire. Da gennaio poi partiranno 7 laboratori tutti gratuiti: rap ogni lunedì; laboratorio di teatro, teatro per bambini, teatro per adolescenti, teatro serale il martedì; musica d’insieme e voce e canto il mercoledì, danza hip hop il giovedì. Saranno poi avviati un laboratorio di cucito e sartoria a cura di Librazione un percorso per volontari che vorranno lavorare ‘dietro le quinte’ durante le repliche dello spettacolo.
Roberta Bezzi