Palestra Lucchesi, recupero da 210mila euro

Lavori al tetto e agli impianti elettrico e idrico-sanitario. Ne servirebbero anche altri, "ma per motivi economici non sarà possibile eseguirli"

Palestra Lucchesi, recupero da 210mila euro

Palestra Lucchesi, recupero da 210mila euro

È nero su bianco il progetto per il recupero della palestra di lotta Lucchesi, uno dei luoghi in cui l’alluvione del 2023 si rivelò più devastante. Dopo la prima messa in sicurezza compiuta l’anno scorso, per un ammontare di 75mila euro – focalizzata sulla rimozione dei diversi strati di guaina presenti nella zona della segreteria e degli spogliatoi, seguita da una prima impermeabilizzazione dell’area – è ora la volta di un intervento dalla natura più edile, per un ammontare di 210mila euro. Quella che a Faenza tutti chiamano ‘la palestra della lotta greco-romana’ (in realtà qui si praticano anche varie altre discipline fra cui la lotta libera e il judo) è uno dei cuori pulsanti dello sport faentino: di qui sono passati atleti capaci di aggiudicarsi medaglie olimpiche (Andrea Minguzzi, Vincenzo Maenza, Gian Matteo Ranzi, Ercole Gallegati), mondiali (ci riuscì Franco Benedetti nel ‘53, nell’edizione tenuta a Napoli) ed europee (l’ultimo fu Daigoro Timoncini nel 2019): l’alluvione dell’anno scorso colpì molto i volontari arrivati qui proprio per la quantità di medaglie e trofei che erano stati travolti dall’acqua. Le operazioni sono rivolte soprattutto alle coperture, dove sono previsti il rifacimento della finitura, l’impermeabilizzazione e l’isolamento, per un importo di 44mila euro.

"La scelta di optare per un manto con elemento metallico in pendenza – si legge nell’ordinanza – consentirà da un lato una gestione ottimale della manutenzione e dall’altro renderà possibile, in un prossimo futuro, l’aggancio di un impianto fotovoltaico a favore della struttura sportiva, in analogia al precedente intervento di rimozione dell’amianto sulla palestra". In campo anche interventi per gli spogliatoi, per un totale di 82mila euro: con il rinnovo dell’impianto elettrico (a partire dai quadri generali e dai sottoquadri relativi all’area di interesse, per arrivare al rifacimento di punti luce, prese e interruttori nella zona degli spogliatoi), degli impianti idrico-sanitari, di quelli per la ventilazione meccanica e per il riscaldamento. La palestra della lotta non sarà purtroppo oggetto di un recupero completo: "Per motivi economici non sarà possibile eseguire altri interventi – necessari, sottolinea la delibera – per il ripristino completo dei locali considerati. Gli interventi previsti consentiranno al gestore di riutilizzare tale spazi, consapevoli che con altre risorse si dovranno eseguire altri interventi che riguarderanno ad esempio gli infissi esterni o le finiture interne". Nel complesso, considerate le spese tecniche, l’Iva e gli importi per la progettazione, il totale degli interventi tocca i 210mila euro.

Filippo Donati