Paesaggi e vita quotidiana Le opere di Dalmonte

Sabato verrà inaugurata a Brisighella l’esposizione dedicata al celebre pitto a 32 anni dalla sua scomparsa. In mostra oltre un centinaio di lavori

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Brisighella, il paese tanto caro a Domenico Dalmonte, rende omaggio al noto artista con una mostra che, come era già avvenuto in anni precedenti, verrà ospitata, da sabato a domenica 8 gennaio 2023, nelle antiche e suggestive cantine di palazzo Frontali, in via Roma 3A. La mostra, che comprende oltre un centinaio di opere, ha per titolo ‘Domenico Dalmonte: una vita per l’arte’ ed è stata realizzata da Attilio, figlio del pittore, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Brisighella, per ricordare l’artista a 32 anni dalla morte.

Dalmonte, nato a Brisighella nel 1915, è stato un artista di alta qualità, molto conosciuto non solo come pittore di dipinti ad olio, ma anche come xilografo, incisore, acquarellista e, non ultimo, anche come docente di discipline artistiche. I paesaggi dedicati al suo paese hanno raggiunto una grandissima notorietà. L’arte, infatti, non ha confini e Mengo (questo è il soprannome con cui Dalmonte era conosciuto) è stato sempre presente a immortalare aspetti pittoreschi di Brisighella o momenti riferiti alla quotidianità, come i mercati, le botteghe, la folla e vari personaggi.

Vastissima è stata la sua produzione iniziata nella giovinezza quando l’artista cominciò a lavorare in una tipografia e, contemporaneamente, a frequentare la scuola di disegno di Giuseppe Ugonia, a cui seguirono i corsi e i diplomi ottenuti all’Accademia di Belle arti di Bologna e al corso di Decorazione, in cui erano presenti, come docenti, Giovanni Romagnoli e Giorgio Morandi. Ai paesaggi, Dalmonte aggiungeva la presenza di figure umane che rappresentavano la vita paesana, vista attraverso gli occhi di un artista che non si è mai lasciato trascinare da immagini fredde di campi o montagne, ma che ha voluto essere in mezzo alla sua gente e tradurre frammenti di vita con la curiosità di chi vuol esplorare a fondo le cose.

Tutto nelle opere di Dalmonte ha una voce: i colori, la luce e il segno. Quest’ultimo è stato particolarmente presente, con la sua forza magnetica, nei disegni e nelle xilografie. L’esperienza, la grande conoscenza del mestiere e l’essenzialità delle forme sono state la base di queste composizioni, ma la passione e la partecipazione emotiva dell’autore hanno aggiunto ulteriori valori a immagini senza tempo, capaci di comunicare momenti di vita che appartengono a tutti e che lasciano libera la fantasia di proseguire un viaggio fra realtà e sogno.

L’inaugurazione si terrà sabato, alle 17, preceduta dalla presentazione di Daniela Poggiali, responsabile delle Collezioni grafiche e fotografiche della biblioteca Classense di Ravenna. La mostra è visitabile sabato, domenica e festivi, dalle ore 15 alle 19.

Rosanna Ricci