Sono stati inaugurati all’ospedale ‘Umberto I’ di Lugo, anche se già pienamente operativi, quattro nuovissimi letti operatori di ultima generazione. Ad accompagnare il cuore delle sale operatorie, anche una lampada scialitica, in grado di illuminare da ogni angolazione lo spazio dell’intervento, e vari accessori connessi, andando così a rinnovare quasi completamente il blocco delle sale operatorie dell’ospedale.
Un ammodernamento che è stato possibile grazie alla generosità di un benefattore che ha donato "una cifra considerevole – racconta il direttore dell’ospedale di Lugo, Paolo Tarlazzi –, tanto che, se non fossi stato seduto al momento della rivelazione, mi sarei dovuto appoggiare". Una donazione che, per volontà dello stesso benefattore, rimarrà anonima. "Si tratta di una storia d’amore, possiamo dire questo – racconta Simonetta Schillaci, vicepresidente esecutivo del Fondo Filantropico Italiano –, ma anche un storia di una visione e di come sentirsi parte di una comunità".
Un benefattore ha infatti deciso di donare una somma ingente, due milioni di euro, a favore dell’ospedale di Lugo. La struttura si è fatta aiutare dal Fondo Filantropico Italiano per gestire questi soldi "perché è una grande responsabilità investire al meglio una donazione del genere – ammette il direttore –. Abbiamo fatto al nostro interno, con tutti gli operatori, una lista delle priorità e poi abbiamo provveduto a metterle a terra". Ma la burocrazia che sta dietro al ricevimento di una cifra così grande non è cosa da poco e qui entra in gioco il Fondo Filantropico. "La nostra missione è quella di semplificare la filantropia – spiega Schillaci –, accompagnando i donatori nei loro progetti filantropici e aiutandoli a fare ‘bene’ il bene".
Si è andato così a creare all’interno del Fondo Filantropico un Fondo Luciana, in ricordo di una persona che non c’è più, destinato ad aiutare l’ospedale ‘Umberto I’. La cifra destinata agli allestimenti che sono stati inaugurati ieri è stata di 400.000 euro, ma sono già in arrivo altri ‘regali’, come la risonanza magnetica e vari strumenti endoscopici. "Quello che abbiamo voluto fare – spiega l’ingegner Francesco Gennari, che ha seguito l’operatività dei progetti – è stato quello di andare a inserire i nuovi macchinari in ambienti rinnovati con un investimento dell’Ausl. Prima le sale operatorie, poi, con l’anno nuovo la risonanza magnetica".
Strumenti di cura e diagnosi di ultimissima generazione per una migliore assistenza della comunità rendendo, al contempo, più confortevole anche l’ambiente lavorativo degli operatori sanitari. Oltre alle tre sale operatorie è stato allestito con i nuovi strumenti anche l’ambulatorio, per quegli interventi di minor impatto, ma che vanno a liberare spazio e tempo alle sale per gli interventi maggiori. A tagliare il nastro, la sindaca di Lugo, Elena Zannoni: "Siamo di fronte a una donazione che andrà a beneficio di tutti i pazienti e degli operatori sanitari, consentendo di elevare i già alti standard qualitativi del nostro ospedale. Il ringraziamento che voglio fare non è dunque solo mio e dell’amministrazione comunale, ma di tutti i nostri concittadini. D’altra parte in un’epoca di risorse pubbliche limitate o spesso necessariamente indirizzate ad affrontare emergenze come quella recente del dissesto idrogeologico, diventa vitale il concorso di chi può fare qualcosa per gli altri".