Faenza (Ravenna), 10 febbraio 2021 – Per ricostruire il puzzle dell'omicidio di Faenza mancano almeno tre tasselli: il movente, l'arma del delitto e l'identikit del killer. Chi ha ucciso Ilenia Fabbri? Gli inquirenti stanno lavorando per definire il profilo dell'assassino. L'unica ad avere intravisto la sua sagoma in fuga giù per le scale della casa, è una amica della figlia della vittima ospite la notte di sabato scorso nell'abitazione di via Corvara, a Faenza: è Arianna (omonima della figlia della donna) ad avere lanciato l'allarme dopo essersi barricata in camera temendo l'intrusione di un ladro. La giovane avrebbe escluso che possa trattarsi di qualcuno che conosceva.
Si indaga a 360 gradi (qui le piste), ma nelle ultime ore ha preso corpo l'ipotesi di un sicario, avvalorata anche dall’assenza di impronte nonostante la vittima si trovasse in una pozza di sangue. Come se l'omicida si fosse premunito di non lasciare tracce. Si sospetta, peraltro, che avesse le chiavi di casa.
Il Procuratore capo facente funzione Daniele Barberini ha già escluso la pista passionale: la relazione con l’ex marito Claudio si era chiusa nel 2018 e quella con il nuovo compagno Stefano andava molto bene.
Infine, si cerca di capire se il coltello di ceramica con lama piatta ripulito in un lavello sia davvero l’arma del delitto: significherebbe che, in caso di omicidio premeditato, il killer avrebbe usato un’arma occasionale.