
Parla Oscar Guerra, ad di Rosetti Marino, tra i sostenitori dell’evento "L’Europa si allei con i vicini del sud per garantire a tutti uno sviluppo giusto".
Ingegner Oscar Guerra, ad di Rosetti Marino, tra poche settimane partirà Omc 2025, la conferenza del Mediterraneo sull’energia, vi state preparando? "Certo, ci stiamo preparando da mesi. La conferenza del Mediterraneo sull’energia è un avvenimento di portata mondiale eccezionale e abbiamo la fortuna che questo evento così importante abbia luogo proprio nella nostra città, possiamo solo cercare di sfruttare al meglio questa occasione che ci viene data ogni due anni". Lei parla di fortuna, ma in realtà, Rosetti Marino ha sempre sostenuto Omc, in oltre trent’anni di storia. "Sì, è vero, così come molte altre aziende del distretto ravennate dell’energia, Rosetti Marino sostiene da sempre e con forza questa Conferenza e la fiera che l’accompagna. D’altronde, bisogna riconoscere che Omc ha dato e dà ancor di più in questo momento un incredibile contributo al nostro settore, ci stimola a evolvere verso le nuove tecnologie della transizione energetica e ci aiuta non solo a non disperdere le nostre competenze, ma ci supporta ad acquisirne di nuove". Qual è il contributo di Omc per il distretto dell’energia di Ravenna? "Assieme ai recenti sviluppi del Porto e alla determinazione dell’imprenditoria locale, Omc è una delle componenti che ha trasformato il probabile e prevedibile declino del distretto di Ravenna dell’energia in una rinascita che ci permette di giocare un ruolo chiave nello sviluppo dell’energia del futuro di medio termine, fatta di rinnovabili ma anche di gas naturale e di decarbonizzazione. Grazie a Omc, negli anni Ravenna è diventata la casa di un evento che porta nella nostra città migliaia di persone tra decisori politici, docenti, esperti, manager e professionisti di altissimo livello; queste persone provengono da decine di Paesi nel mondo e attirano centinaia di aziende internazionali sia del settore degli idrocarburi (Oil &Gas) che di quello delle rinnovabili e neutralità carbonica. Un po’ come il Ravenna Festival che mantiene viva la città abbinando il meglio della musica classica e di quella moderna, così Omc mette assieme le energie tradizionali e quelle del futuro, assegnando alla nostra città un ruolo chiave globale nella transizione energetica. Forse, al di fuori del nostro settore, pochi a Ravenna si rendono conto della reale portata internazionale di Omc, ma certamente sono in molti almeno a godere delle ricadute, che sono stimate in oltre 7 milioni di euro in poco più di tre giorni". E qual è, invece, il contributo per il Mediterraneo e per l’Europa? "Il Mediterraneo è il ponte che unisce l’Europa, che ha tanta tecnologia ma ha fame di energia, con l’Africa e il vicino Oriente che hanno tanta energia ma hanno fame di tecnologia. Omc corre su questo ponte e alimenta lo scambio culturale e le relazioni politiche e industriali che possono generare benessere per tutti i Paesi che si affacciano sul mare nostrum e non solo. È una cosa fondamentale, tanto più adesso. In un periodo di derive autarchiche come quello che stiamo vivendo per quanto riguarda l’energia, non è solo importante che l’Europa sia unita: è anche fondamentale che il nostro continente si allei ai suoi vicini del sud per garantire a entrambi uno sviluppo giusto e un’autonomia sicura. La sicurezza energetica non è meno importante di quella militare, anzi. Per questi obiettivi il nostro Paese, a partire da Ravenna e grazie a Omc, può davvero giocare un ruolo determinante". Maria Vittoria Venturelli