Oltre trecento multe dall’inizio dell’anno comminate grazie alle dieci fototrappole e alla telecamera posizionate in una cinquantina di postazioni su segnalazione della polizia locale. Altre 39 sono state disposte dall’inizio dell’estate da 7 agenti accertatori. Tempi duri, insomma, per i ’furbetti dei rifiuti’: tutti coloro che differenziano male o abbandonano sacchetti in giro. Dei 39 verbali degli agenti accertatori, 3 sono relativi al forese, 7 ai lidi, 6 ai quartieri di frangia (Classe, Ponte Nuovo e Borgo Montone) e 23 al resto della città. Le sanzioni vanno da 104 a 400 euro ciascuna, più spese di notifica. Sul totale dei verbali, 10 hanno riguardato attività economiche e 27 utenze domestiche. Ci sono 22 verbali per abbandono di materiale e 17 per esposizione errata dei contenitori, per esempio in giorni o orari diversi da quelli dedicati.
Intanto il centro si sta adattando al nuovo sistema di raccolta: ne abbiamo parlato con il responsabile Hera del distretto di Ravenna Roberto Savini.
Savini, si fanno già le multe in centro?
"No, siamo ancora in un periodo di tolleranza. Negli ultimi anni però il progetto di cambio della raccolta è stato avviato in varie zone, è lì che sono avvenute le sanzioni".
In centro finora come sta andando?
"Siamo presenti con accertatori e tecnici, specialmente nella zona rosa abbiamo presidiato a lungo le nuove postazioni per aiutare i cittadini. Abbiamo fatto molti colloqui e attivato servizi aggiuntivi per le attività: dopo l’avvio del progetto abbiamo consegnato più di 250 bidoni carrellati alle attività".
Gli abbandoni nella prima fase sono inevitabili. Dove avvengono di più in centro?
"Nelle zone più centrali. Abbiamo comunque squadre in giro tutti i giorni a raccogliere il materiale abbandonato, siamo soddisfatti di come sta andando".
Torniamo alle multe, nelle zone dove il porta a porta è presente da più tempo. Quando avete iniziato a farle?
"Dall’inizio dell’estate. Siamo partiti da quelle situazioni per le quali sono arrivate più segnalazioni, dove c’erano problemi conclamati e abbiamo riscontrato la mancanza della volontà di rispettare le regole. Interveniamo solo per quelle situazioni dove non c’è altra leva".
Le sanzioni vanno da 104 a 400 euro. In quali situazioni si arriva all’importo più alto?
"Generalmente le sanzioni sono relative all’abbandono di sacchi e materiale indifferenziato. La maggior parte sono da 104 euro, per le attività è previsto il raddoppio perché producono più rifiuti".
Gli agenti accertatori possono aprire i sacchetti per cercare riferimenti degli autori?
"Sì, sono pubblici ufficiali e sono autorizzati a farlo. E questo vale sia per i sacchetti lasciati all’esterno dei cassonetti che per quelli di indifferenziata conferiti erroneamente tra la differenziata".
D’estate sui lidi abbiamo molti turisti per i quali adattarsi al nostro sistema di raccolta non è facile. Avete rilevato tante infrazioni da parte loro?
"Ne abbiamo rilevate parecchie nei lidi, ma più che altro per le attività. Il turista teoricamente non dovrebbe trovarsi in difficoltà: se è in hotel ci pensa la struttura e se è in affitto il proprietario o l’agenzia ritirano kit e calendario e lo mettono a sua disposizione. Vediamo, però, molte criticità. Abbiamo fatto incontri con le agenzie, ma i privati coprono buona parte degli affitti. Stiamo cercando di sensibilizzarli tramite Iat e Pro loco".
Quali sono stati i casi sanzionati più assurdi?
"Un uomo andava ad abbandonare i rifiuti con la maschera. È stato multato comunque: nelle immagini della fototrappola si vedeva la targa dell’auto".
Sara Servadei