REDAZIONE RAVENNA

Obiettivo 2024 I lavori di escavo dei fondali finiranno due anni prima

Daniele Rossi (Adsp): "Soddisfatto, anche se i problemi ci sono stati". Unico neo: la gara d’appalto per la stazione marittima. non è ancora stata bandita: "Siamo in ritardo con le autorizzazioni".

Obiettivo 2024 I lavori di escavo dei fondali finiranno due anni prima

I lavori dell’hub portuale, escavo dei fondali e adeguamento delle banchine, non termineranno nel 2026 ma due anni prima, nel 2024, per la maggior parte a giugno e un residuo a dicembre. Il contratto per l’accelerazione "è in piena esecuzione – spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale Daniele Rossi -. Credo che questo sia un esempio virtuoso di buona gestione di un progetto da parte della pubblica amministrazione. I problemi non sono mancati, a cominciare dall’incremento dei prezzi dei materiali, però li stiamo risolvendo. Abbiamo ottenuto questo risultato mettendo in campo una buona collaborazione con il consorzio Rhama di RCM, che sta intervenendo in modo efficiente e collaborativo per la miglior gestione dei lavori".

Il terminal crociere lavora a pieno regime, ma la gara d’appalto non è ancora stata bandita, come mai?

"Le crociere sono un grande successo, a Ravenna e dintorni hanno sostenuto fortemente la stagione turistica che diversamente sarebbe stata sottotono. Purtroppo, siamo in ritardo con le autorizzazioni per avviare i lavori dell’infrastruttura essenziale per continuare a mantenere questi risultati e migliorarli, che è la nuova stazione marittima, con il vicino parco delle Dune. Il ritardo sta preoccupando molto sia noi che il terminalista, perché l’attuale infrastruttura non è in grado di reggere in modo sicuro ed efficiente un traffico di queste dimensioni. Confidiamo che a breve possa concludersi l’iter autorizzativo e quindi si possa pubblicare il bando di gara".

Transizione energetica nei porti, i costi sono alti, è difficile da realizzare?

"I progetti che sta seguendo l’Autorità portuale sono tutti parzialmente finanziati dal PNRR e quindi garantiscono la piena sostenibilità economica. Il più importante è la realizzazione a Porto Corsini del sistema di cold ironing, cioè l’alimentazione delle navi ferme in banchina con energia elettrica prodotta da un grande campo fotovoltaico, che consentirà lo spegnimento dei motori e l’alimentazione della nave con energia “verde”. Un progetto che vale 70 milioni, di cui 35 già in fase di realizzazione e altri 35 parzialmente finanziati dal PNRR per circa 12 milioni".

Innovazioni green si notano anche nella sede dell’Adsp

"Abbiamo realizzato tutte le pensiline di copertura del parcheggio con pannelli fotovoltaici che genereranno quasi tutta l’energia necessaria per il funzionamento dei nostri uffici. Anche questo è un intervento finanziato con un progetto europeo".

Lunedì SRM, il centro studi di Intesa San Paolo presenta per la prima volta a Ravenna lo studio annuale sulla portualità italiana a cui parteciperà il viceministro ai Porti Edoardo Rixi.

"SRM è il più importante istituto di ricerca nel settore della logistica e dei trasporti. La presentazione del loro rapporto annuale a Ravenna è un segnale importante del riconoscimento che la portualità nazionale dà al nostro porto, per il ruolo che ha raggiunto e che avrà nel prossimo futuro come scalo strategico nel sistema italiano".