MILENA MONTEFIORI
Cronaca

Si spaccia per nutrizionista: a processo per esercizio abusivo della professione

Sotto accusa un ultraquarantenne senza laurea, socio di un negozio di integratori. Il pm: “Da sequestrare”

Un ultraquarantenne è a processo per esercizio abusivo della professione con l’Ordine nazionale dei biologi

Un ultraquarantenne è a processo per esercizio abusivo della professione con l’Ordine nazionale dei biologi

Ravenna, 21 giugno 2024 – Consulenze per piani alimentari ma anche veri e propri esami come la antropoplicometria, senza avere mai conseguito la laurea necessaria per potere esercitare la professione di biologo nutrizionista. Per questo un ultraquarantenne, socio di un negozio di integratori attivo in città, è a processo per esercizio abusivo della professione con l’Ordine nazionale dei biologi (avvocato Laura Chambry) che si è costituito parte civile. Proprio dalla denuncia dell’Ordine dei biologi è scattata l’indagine del Nas (Nucleo antisofisticazione e sanità) di Bologna che poi ha portato al processo con imputato l’uomo il quale sul web in un video si definisce “biologo nutrizionista”, mentre sul sito internet dell’attività di cui è socio si descrive come “preparatore e personal trainer, a disposizione per fornire consigli alimentari personalizzati e strutturare programmi di allenamento mirati”.

Ieri mattina in tribunale a Ravenna, davanti al giudice Cristiano Coiro e al pm Angela Scorza, sono stati sentiti due giovani ravennati che si sono rivolti all’ultraquarantenne, difeso dall’avvocato Manuela Mengucci (sostituita in aula dalla collega Lisa Venturi). “Ho iniziato ad andare da lui tre anni fa per dei piani alimentari – ha cominciato a raccontare il primo testimone, incalzato dalle domande della Procura e del giudice –. Riceveva in un negozio di integratori alimentari e prodotti per palestre”. E all’interno del negozio, alle porte del centro, “era presente un ufficio con dentro una scrivania, un divano, un climatizzatore e una bilancia”. “Ne avevo sentito parlare da un mio collega che andava da lui per consigli alimentari e di allenamento – ha continuato il testimone –. Così ho iniziato ad andare anch’io: dopo un colloquio sulle mie abitudini alimentari, c’è stata una visita con la misurazione del peso, la plicometria cioè il rilevamento del grasso corporeo con una pinzetta di plastica in determinati punti del corpo. E ogni sei settimane erano previsti controlli”. Quanto al periodo delle consulenze dell’imputato, il testimone ha dichiarato di essersene avvalso a partire “dall’agosto 2021” e di non avere mai smesso, anche se “ora ha cambiato sede”.

Una trentatreenne ha raccontato di essersi rivolta all’ultraquarantenne nel dicembre 2020 “per dimagrire”. “Ho chiesto alla figlia della cugina di mia mamma che ci andava e ho iniziato anch’io. Gli incontri vedevano un colloquio e poi la misurazione del peso corporeo e la plicometria con una pinza di plastica che stringeva in vari punti: braccia, cosce, fianchi. Poi, di volta in volta, veniva effettuato un confronto con quelle precedenti. Ogni sei settimane c’era un incontro. Il piano alimentare era diviso tra colazione, pranzo, merenda e cena con quantità e peso di vari alimenti. Pagavo un centinaio di euro per quattro sedute. Ora sto continuando anche se è da un paio di mesi che non vado”.

Terza testimonianza è stata quella di un maresciallo del Nas di Bologna che si è occupato dell’indagine dopo aver acquisito la “denuncia dell’Ordine dei biologi”. “Abbiamo proceduto a un’ispezione il 29 dicembre 2021 – ha dichiarato –. Abbiamo rilevato che si trattava di un’attività di vendita di integratori alimentari e oggetti per palestre e attività sportiva. Il proprietario, che conoscevo per indagini pregresse, era nell’ufficio all’interno del negozio con un cliente e dopo pochi minuti sono usciti. Nell’ufficio erano presenti scrivania, bilancia, attrezzo per la plicometria, pc e sulla parete schede antropometriche in ordine alfabetico con dati riferiti a clienti. Abbiamo raccolto undici piani alimentari da cui si deduceva l’attività abusiva di biologo nutrizionista, un’attività a scopo lucrativo con pagamenti da 100 euro”. Alla domanda dell’avvocato Venturi sulla presenza di un attestato alle pareti dell’ufficio il maresciallo del Nas ha risposto che “era presente una certificazione di educatore in nutrizione funzionale, rilasciato da un istituto privato, ma non la laurea”.

Al termine delle testimonianze il pm Angela Scorza ha prodotto “una sentenza dell’imputato del 9 settembre 2020 di patteggiamento di un anno e 4 mesi per commercio illecito di medicinali anabolizzanti, esercizio abusivo dell’attività farmacista e medicinali in assenza autorizzazione necessaria”. Inoltre, “alla luce delle informazioni emerse dalle testimonianze e da cui si desume che l’imputato ha esercitato e continua a esercitare l’attività di nutrizionista, pur non avendo i titoli richiesti”, ha chiesto l’emissione di un decreto preventivo esteso al negozio e allo studio, attivi ora in una nuova sede, su cui il giudice si è riservato. L’avvocato Venturi ha precisato che “il negozio è provvisto di regolare licenza e oggi vi collabora un nutrizionista biologo”. A fine novembre la parola passerà all’imputato.