Nuova vita per il Grande Ferro: "Ora l’opera sarà protetta"

Terminato il restauro della scultura di Burri. Cantagalli: "Uno spazio dove poter organizzare eventi e spettacoli"

Nuova vita per il Grande Ferro: "Ora l’opera sarà protetta"

Terminato il restauro della scultura di Burri. Cantagalli: "Uno spazio dove poter organizzare eventi e spettacoli"

Nuova vita per il Grande Ferro R, la monumentale scultura di Alberto Burri che, dopo il restauro, si mostra in tutta la sua brillantezza nell’area esterna del Pala De Andrè. Ieri l’opera è stata presentata ufficialmente dopo il ripristino che le ha restituito, a distanza di oltre trent’anni, l’aspetto originario, quello a cui aveva pensato l’artista.

L’inaugurazione è stata l’occasione, per l’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia, di annunciare che attorno all’opera verrà realizzata una fascia di rispetto per evitare che durante qualunque tipo di evento all’interno della struttura, l’opera possa essere avvicinata e danneggiata. Non solo, ha spiegato che la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri presterà al Mar una delle opere esposte nel Museo di via di Roma nel 2023 in occasione della mostra dedicata a Burri in occasione della Biennale del mosaico contemporaneo.

I lavori di restauro del Grande Ferro R , diretti dall’architetta Sara Bacchini, sono stati coadiuvati dal Comune in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e realizzati dal Laboratorio di restauro di Ravenna e dall’impresa Il Pennello di Faenza per un costo di 74.600 euro. Sono stati rimossi patine e depositi, riparate le zone in cui il metallo era stato corroso, dove era presente la ruggine e nei punti in cui si era sollevata la vernice. Particolare attenzione è stata data ai punti in cui il metallo tocca il pavimento, particolarmente delicati. Per il colore i restauratori si sono ispirati a un campione originale dell’artista fornito dalla Fondazione Burri. All’inaugurazione erano presenti anche i figli di Raul Gardini: fu lui infatti a commissionare l’opera a Burri negli anni Novanta all’interno del Pala De Andrè.

"L’obiettivo – ha detto Roberto Cantagalli, direttore del Mar – è ora mantenere viva l’opera che è uno spazio teatrale dove poter organizzare eventi e spettacoli. Non deve essere vietato vivere l’opera di Burri, a patto di farlo nel rispetto del suo valore". Il sindaco, Michele de Pascale, ha parlato del restauro come di un ‘atto dovuto’. "Abbiamo voluto dare anche risposta - ha detto – a un sentimento diffuso che lega i ravennati al Grande Ferro. In questo senso è importante essere giunti alla definizione di un protocollo istituendo una fascia di rispetto che tuteli maggiormente la visibilità e la dignità dell’opera".

Era presente anche Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. "Sapevamo quanto la città tenesse a questo – ha detto – e abbiamo aderito con slancio all’idea di prestare al Mar uno dei lavori di Burri. Le opere come Grande Ferro R ci somigliano, si ammalano e vanno curate e la curatela è parte integrante della vita di un’opera".

a.cor.