A qualche giorno dall’inizio dei saldi, i commercianti si dicono contenti e "cautamente fiduciosi". Il weekend dell’Epifania ha visto il centro storico riempirsi, complici le feste e il bel tempo che hanno fatto registrare numeri importanti per le vendite, poi leggermente frenate. Sono discordi, invece, le opinioni sulla proposta di Ascom Federmoda di posticipare l’avvio degli sconti a inizio febbraio.
"I saldi sono partiti molto bene, con un weekend lungo che ha permesso alle persone di venire in centro e acquistare. Poi, naturalmente, c’è stata una piccola stasi. Speriamo che i saldi continuino come sono iniziati", commenta Mauro Tagiuri, uno dei titolari dell’omonimo negozio di moda.
"Personalmente – dice – , sono contrario all’idea di posticipare i saldi. L’iniziativa, infatti, riguarderebbe solo i negozi fisici, quando la realtà del commercio è molto più complessa e sul web gli sconti impazzano già da dicembre. Non vedo il vantaggio nel fermarci lasciando libero l’online, che è il nostro concorrente più temibile".
Al contrario, Maria Cristina Bezzi, che dà il nome al negozio di calzature all’angolo tra via Salara e via Ponte Marino, crede che posticipare i saldi sia un’idea di buon senso. "Le stagioni stanno cambiando; perciò, sono favorevole. A mio avviso, gli sconti non devono permettere alle persone di saltare gli acquisti stagionali, ma di acquistare qualche pezzo in più".
Complessivamente, anche per lei "la partenza è andata bene, in linea con le altre stagioni. Il clima è di cauto ottimismo, anche se ormai prevedere il comportamento dei clienti è impossibile. Possono capitare sabati vuoti e martedì di grande afflusso: ci vuole molta flessibilità".
Fuori dal centro storico, spostandosi a Ravenna Sud, anche la titolare di Be Jeans, Barbara Prati, conferma la partenza positiva. "In questi giorni le vendite sono andate bene e abbiamo avuto un buon via vai. Devo dire, però, che noi non siamo un negozio da saldi, perché il nostro prodotto di punta, cioè i jeans, non hanno sconto. Sono poche le persone che vengono appositamente per i saldi. Quello che succede è che i nostri clienti vengono per i jeans, e poi, vedendo un maglioncino in saldo, decidono sul momento di acquistarlo".
Anche Prati si dice favorevole a un inizio ritardato degli sconti. Ricorda: "Quando ero giovane, il mio fidanzatino comprava il regalo di San Valentino a prezzo pieno, perché i saldi iniziavano dopo il 14 febbraio. Non dico che debbano iniziare così avanti, basterebbe un mese di ritardo. È anche un discorso di clima: ormai l’invernale si inizia a vendere a novembre inoltrato. E, con i prodotti in sconto del 20% già da gennaio, l’utile si riduce molto".
l.b.