
La foto che ha infiammato i social
Non in tutte le aree verdi possono accedere i cani. La polemica, nata recentemente sui social, ha permesso di chiarire alcuni aspetti che il neo assessore ai Servizi ambientali e al Benessere animale, Marco Marchiani, ha deciso di approfondire nei prossimi giorni. Ad attirare l’attenzione di alcuni lughesi nei gruppi social legati alla città è stata la fotografia di un cartello, attaccato a un tronco in un’area verde della zona di Lugo Ovest in cui una porzione del terreno è dedicata alle coltivazioni degli orti per anziani. In quel cartello, contraddistinto dal logo del Comune di Lugo, compare la scritta "Divieto di accesso ai cani". Da qui i tanti lughesi che hanno commentato si sono divisi in due fazioni: da una parte coloro per i quali risulta improponibile vietare la possibilità agli amici a quattro zampe di correre in un parco o in un’area verde, dall’altro coloro che non ritengono ’igienica’ la presenza dei cani soprattutto in prossimità di zone dedicate ai bambini o alle coltivazioni degli orti e non solo a causa di proprietari poco responsabili che non raccolgono le loro deiezioni. "I cani urinano anche – spiegano – e la pipì non si raccoglie".
L’assessore Marchiani, anche se non tirato in ballo direttamente dal confronto ’social’, ha deciso ugualmente di intervenire. "Per me è fondamentale che i cani possano accedere nelle aree pubbliche. Però – chiarisce – deve esserci educazione rigorosa nel rispetto di chi magari il cane non ce l’ha. Serve rispetto da parte di tutti, da parte di quelli che non hanno i cani e devono essere un po’ comprensivi verso i padroni degli animali e da parte di coloro che hanno gli animali e devono essere estremamente civili nel tenere pulite le deiezioni dei propri animali. Secondo me con una buona collaborazione si possono ottenere dei bellissimi risultati e convivere tutti insieme. Sono appena diventato assessore e sto cercando di capire quello che c’è già riguardo agli animali. A oggi i cani non dovrebbero andare nei parchi dove ci sono le zone riservate ai bambini per una questione igienica, situazione che, a mio parere, si può estendere anche agli orti. Stiamo comunque verificando quelle che sono le normative e regolamenti le vigenti per fare un punto della situazione e comunicarla in modo corretto ai cittadini".
m.s.