Nel dopoguerra e fino ai primissimi anni Novanta nel Ravennate l’affluenza alle urne era altissima (e non solo perché disertare le urne era sanzionato con annotazione sul certificato di buona condotta, norma abrogata nel 1993) e per i neo maggiorenni (i ventunenni, fino al 1975) il voto era considerato come un vero passaporto per la vita.
La foto ritrae una neo 21enne ravennate in un seggio del centro (il presidente, a destra, è l’avvocato Francesca Montanari) alle elezioni del 17-18 novembre per il rinnovo del consiglio provinciale. A Ravenna la percentuale dei votanti fu del 96.23%.
A cura di Carlo Raggi