"Nell’Europa di domani salute, integrazione e politica estera"

Una Europa dei diritti, un territorio visto da tanti con la speranza della libertà e di una vita dignitosa; un...

"Nell’Europa di domani salute, integrazione e politica estera"

"Nell’Europa di domani salute, integrazione e politica estera"

Una Europa dei diritti, un territorio visto da tanti con la speranza della libertà e di una vita dignitosa; un territorio però fragile e a cui serve una politica di difesa unitaria senza dimenticare la grande priorità della salute e la necessità di integrare al meglio i ragazzi nati in Italia da genitori non italiani. "E non aver approvato lo jus soli è stato un grave errore del centrosinistra", ha ribadito Alessandra Moretti, europarlamentare Pd e candidata al nuovo parlamento europeo, intervenuta ieri sera a Ravenna al dibattito sul tema ’Insieme in Europa per la tutela dei diritti’ che ha visto la partecipazione di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, segretario provinciale del PD e Pegah Moshir Pour, attivista dei diritti umani di origine iraniana, moderati da Piero Fachin, condirettore del QN. Per Alessandro Barattoni sul fronte dei cambiamenti climatici, dell’armonizzazione fiscale e della tutela dei diritti umani "o l’Europa è unita o non è" mentre per Alessandra Moretti oggi è molto forte l’Europa delle nazioni.

"Un’Europa – ha detto – che ha salvato tanti cittadini con i vaccini, che si pone come potenza economica ma nel contesto di un Europa politica che stenta a realizzarsi perché richiederebbe la modifica dei trattati e la perdita di pezzi di sovranità, ad esempio nella difesa. La sfida dei prossimi anni è avviare una fase costituente europea per rendere politicamente rilevante il nostro continente rispetto ai 171 conflitti che insanguinano il mondo". Anche De Pascale ha insistito sul tema dei diritti, proprio nel momento in cui a Ravenna sta per arrivare un’altra nave carica di migranti: "La Ue è percepita come una speranza per chi ha i suoi diritti violati. Lo sguardo di chi mette piede sul territorio Ue è lo sguardo di chi ha attraversato il deserto e si sente entrato in un’oasi e Ravenna resta orgogliosamente in prima fila per l’accoglienza" mentre Pegah Moshir Pour ha portato la sua esperienza di iraniana in Italia e in Europa "che ha letto tante risoluzioni del Parlamento Ue che non hanno minimamente inciso nella realtà iraniana". E se fino a prima della guerra tra Russia e Ucraina il tema centrale era la salute, "oggi la richiesta maggiore – ha concluso la Moretti – è la sicurezza. La prossima Europa deve avere un esercito e una politica estera".

Giorgio Costa