Ravenna, 30 giugno 2018 – Dagli scali soppressi della Mein Schiff alla Vision of the Seas, all’Oceania. Nove le navi che hanno saltato lo scalo ravennate a causa dell’insabbiamento del fondale del terminal crociere.
A sottolinearlo è Federica Mazzotti, presidente del sindacato guide turistiche della Confcommercio ravennate. «Ad oggi – afferma – gli scali cancellati sono sicuramente nove: oltre alla Mein Schiff di sabato 16 giugno (1.900 passeggeri), sono stati cancellati anche i tre scali rimanenti di Vision of the Seas - Royal Caribbean (2.400 passeggeri a scalo), gli altri quattro scali di Mein Schiff, uno al mese, per una perdita di altri 7.600 passeggeri e infine lo scalo di Oceana del 2 luglio (2.000 passeggeri)». Facendo quindi i calcoli i crocieristi che sicuramente non arriveranno a Ravenna sono 18.700.
Mazzotti riporta inoltre alcuni dati oggettivi sul mancato scalo del 16 giugno della nave Mein Schiff 2, con una portata di 1.900 passeggeri, per dare un’idea sia del reale danno finora causato alla città che sulla portata della cancellazione degli scali successivi. «Per le escursioni vendute dalla Compagnia – racconta – erano già stati confermati 24 pullman con relative guide o accompagnatori. I pullman avevano una media di 40 passeggeri, perciò uscivano in escursione circa 960 passeggeri. Ciò significa che i quasi mille passeggeri restanti si sarebbero potuti recare in città con gli shuttle organizzati, per cui erano stati prenotati 10 pullman. I musei e monumenti, le attività ed esercizi pubblici del centro storico hanno dunque perso quasi mille potenziali clienti. Senza tenere conto che probabilmente una parte di questi passeggeri forse avevano organizzato visite o escursioni in autonomia, ricercando contatti diretti con guide e compagnie di noleggio con conducente».
La preoccupazione riguarda poi il futuro, considerando che le compagnie di crociera stanno pianificando gli itinerari per il biennio 2020 - 2021. Il rischio di perdere scali di una certa consistenza per vari anni è reale.