Milano Marittima (Ravenna), 23 agosto 2023 – Ottantuno prime volte: tante erano le giovanissime tartarughe marine venute alla luce fra ieri e oggi dal nido sulla spiaggia di Milano Marittima, il primo nella storia di una Caretta caretta in Emilia Romagna.
"Tutte hanno raggiunto il mare”, spiega Andrea Ferrari, al timone della Turtles of the Adriatic Organization, onlus con sede a Lido di Spina, che per due mesi, insieme al Centro sperimentale per la tutela degli habitat, ha tenuto monitorato il nido, proteggendolo con alcune recinzioni che hanno facilitato l'ingresso delle tartarughe in acqua.
"Nessuna ha avuto bisogno di essere ricoverata in incubatrice. La schiusa è cominciata poco prima delle 22, ed è terminata in circa mezz'ora. Ora aspetteremo qualche giorno in attesa che si schiudano anche le rimanenti dieci uova, che in totale erano 91”.
I biologi hanno effettuato su varie tartarughe alcune misurazioni: tutte avevano un carapace di 4 centimetri, e un peso fra i 14 e 15 grammi.
"Quando avremo estrapolato i dati sulla temperatura del nido potremo avere una stima sul genere prevalente fra le tartarughe”.
Ora le attendono il mare aperto e le sfide di una vita adulta: tra una ventina d'anni le più fortunate di loro torneranno forse sulla spiaggia in cui sono nate, per nidificare.
Alla schiusa hanno assistito circa cento persone: alcune la attendevano da giorni, altre sono arrivate con il passaparola. "Sono state tutte estremamente rispettose e consapevoli della delicatezza dell'evento, e per questo vogliamo ringraziarle - conclude Ferrari -. L'attività di divulgazione compiuta a fianco al nido dal nostro piccolo esercito di volontari si è rivelata preziosa”.
"Un grande risultato"
Barbara Lori, assessora regionale alla Programmazione territoriale e parchi, commenta così la schiusa delle uova di tartaruga marina: "Un grande risultato che ci riempie di orgoglio. E’ la prima volta che un esemplare di tartaruga “Caretta caretta” nidifica in Emilia-Romagna. E il fatto che questo sia avvenuto all’interno di un’area tutelata della Rete Natura 2000, ci sprona a rafforzare ulteriormente il nostro impegno per la protezione dell’ambiente. Un ringraziamento particolare ai volontari e a tutti coloro che in queste settimane si sono impegnati, rendendo possibile questo evento storico".
I tre centri per la protezione delle tartarughe marine
In Emilia-Romagna sono attivi tre centri per la protezione delle tartarughe marine: Turtles of the Adriatic Organization (Tao), onlus con sede a Lido di Spina, il Centro sperimentale per la tutela degli habitat (Cestha), che insieme hanno tenuto monitorato e protetto il nido, facilitando l’ingresso delle tartarughe nel mare, e la Fondazione Cetacea. I 3 centri curano e rilasciano in mare le tartarughe adulte rinvenute sulle spiagge ferite o consegnate dai pescatori.
Tre centri all’interno di una rete di realtà pubbliche e private, tra cui anche le associazioni dei pescatori, le Capitanerie di porto, i Carabinieri forestali, Arpae, le Aziende sanitarie locali, gli istituti zooprofilattici e il Parco regionale del Delta del Po.
“Un impegno collettivo che la Regione vuole sostenere e affiancare per la conservazione e la cura delle tartarughe marine”, chiude Lori.