REDAZIONE RAVENNA

Nanni si rivolse a uno psichiatra per elaborare il lutto

L’ex marito di Ilenia, in cella con l’accusa di aver fatto uccidere la donna, aveva contattato un professionista

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La prima volta aveva chiesto di potere incontrare sia il padre che il sicario reo-confesso, ricevendo un chiaro no dal magistrato competente sul fascicolo. La 21enne Arianna Nanni, attraverso il suo legale Veronica Valeriani, è sul punto di presentare una nuova richiesta per un incontro con il padre 54enne Claudio, in carcere dal 3 marzo scorso con l’accusa di avere fatto uccidere la ex moglie 46enne Ilenia Fabbri nell’abitazione di via Corbara a Faenza che la donna, a settimane alterne, condivideva proprio con la figlia. Arianna a più riprese non ha fatto fin qui mistero di volere credere ostinatamente al padre il quale ha in buona sostanza detto che, in cambio di 2.000 euro, aveva dato mandato per spaventare la ex moglie e basta. Secondo la giovane insomma, tutta la colpa è del 53enne Pierluigi Barbieri, alias lo Zingaro, il quale ha sostenuto invece di avere ricevuto da Nanni l’ingaggio per uccidere Ilenia in cambio di 20 mila euro e un’auto usata. Barbieri nelle sue due copiose confessioni – una dell’8 marzo nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Corrado Schiaretti e una del 17 in questura davanti al pm Angela Scorza – ha fornito vari elementi a riscontro: ma nemmeno così Arianna sembra avere cambiato idea attribuendo anzi a ciascun nuovo elemento una spiegazione difensiva. In ogni caso, è improbabile che in questa fase del procedimento le venga concesso un incontro con il padre: non dimentichiamo che la giovane rappresenta una testimone molto importante e che dunque il contatto con il genitore potrebbe avere rischi legati all’inquinamento probatorio.

Sul fronte indagini, è emerso che subito dopo l’omicidio, il 54enne aveva preso contatti con uno psichiatra per fare fronte al lamentato disagio legato a un lutto che – secondo gli inquirenti – lui stesso aveva preordinato. La manovra, se letta in chiave accusatoria, pur estesa anche alla figlia Arianna (l’aiuto dell’esperto era stato chiesto pure per lei), rischia cioè di passare come un ennesimo tentativo di mescolare le carte per apparecchiare una realtà differente dai fatti: analoga contestazione che Nanni è destinato a sentirsi ripetere anche per il funerale della ex moglie al quale – in quel momento ancora da uomo libero – aveva partecipato addirittura in qualità di organizzatore.

a.col.