Nel 2025 tornerà ‘Romagna in Fiore’, un festival ‘sentito’ nei territori toccati dall’alluvione. Dopo una prima edizione, che ha visto tra gli ospiti Vinicio Capossela, Manuel Agnelli e l’appena scomparso Andrea Benvegnù con circa 30mila presenze, tante sono le novità. A parlarne è il sovrintendente del Ravenna Festival Antonio De Rosa.
Cosa può già anticipare?
"Anzitutto le date. Inizieremo sabato 10 maggio con il primo degli otto concerti. Invariata resta la formula con appuntamenti pomeridiani e serali in spazi all’aperto di grande valore paesaggistico e storico".
E per quanto riguarda i luoghi?
"La rassegna arriverà per la prima volta a Traversara, simbolo dell’ultima alluvione, in un posto a poche decine di metri dalla rottura del fiume. Debutterà anche Castel Bolognese e a Mercato Saraceno, località che i sindaci ci avevano chiesto di coinvolgere già nella prima edizione. Poi ‘Romagna in Fiore’ tornerà a Ravenna, Faenza, Forlì, Riolo Terme e Modigliana".
C’è stata una forte richiesta in merito all’iniziativa?
"Sì, a tutti i livelli, da quello istituzionale– in primis la Regione Emilia-Romagna e tutti comuni– a quello più popolare. Il tema dell’alluvione è ancora molto vivo. Come organizzatori abbiamo avvertito una forte spinta proprio dai territori desiderosi di ripetere l’esperienza".
Sul fronte degli artisti, può svelare qualcosa?
"Purtroppo no, questo è un segmento di mercato che comincia a ‘strutturarsi’ solo in gennaio. Ci sta lavorando Franco Masotti, che ha la responsabilità artistica del festival insieme ad Angelo Nicastro. Contiamo di avere artisti di grande richiamo".
E sul Ravenna Festival, che per tradizione sarà presentato in febbraio, cosa ‘bolle in pentola’?
"L’apertura sarà per il 31 maggio al Pala De André, con il maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Giovanile Cherubini- Ci sarà anche Giuseppe Gibboni, giovane violinista vincitore del premio Paganini. Il resto della programmazione sarà svelata solo dopo la scadenza del 30 gennaio, termine ultimo che il ministero della Cultura ci dà per fare istanza di sovvenzione, e dopo la conclusione delle pratiche anche con la Regione Emilia Romagna e gli altri enti locali".
A livello organizzativo si prospettano novità per il prossimo futuro?
"Sì, e di questo parleremo a lungo durante la presentazione di febbraio. Amplieremo e rinnoveremo la squadra che si occupa della programmazione insieme a Cristina Mazzavillani, per proporre un festival sempre più nuovo e coinvolgente. L’obiettivo è quello di dare spazio a nuove energie".
C’è dunque di che essere ottimisti guardando al domani?
"Sì. Da parte nostra ce la mettiamo tutta con un duro lavoro, certi della vicinanza degli enti pubblici e di tanti sponsor privati. Ci sentiamo uniti da un grande abbraccio".
Roberta Bezzi