La palazzina di via dell’Industria a Ravenna, sede di Start Romagna, potrebbe diventare la sede della Motorizzazione civile e gli uffici rimarrebbero in città. L’immobile era destinato a diventare la nuova caserma della Polizia locale, ma "l’esplosione dei costi invita a maggiore cautela", ha spiegato in commissione consiliare l’assessore Giacomo Costantini, illustrando i bilanci 2024 di Ravenna Holding e delle sue società. Il progetto è stato così congelato e l’immobile candidato al bando della Motorizzazione civile. Anche se, ha poi sottolineato, restano "gli investimenti per la riorganizzazione" del corpo.
La situazione, ha aggiunto l’assessore, "non è facile per i mercati finanziari e per l’economia reale", la crescita dei tassi di interesse incide negativamente sugli investimenti, mentre il rientro dei costi energetici li tiene comunque superiori ai livelli pre guerra ucraino-russa. Non solo, il conflitto a Gaza, le fibrillazioni nel Mar Mediterraneo, nel Canale di Suez e nel Mar Rosso "incidono negativamente" sui traffici di Sapir, Trc e del porto in generale. Tuttavia, ha sottolineato Costantini, la Holding registra "un risultato positivo, superiore alle previsioni per quasi un milione di euro". Un dato "molto positivo" che ha permesso di congelare l’opzione di vendita di un milione di azioni di Hera, riproponendola per il 2024. E senza dimenticare le uscite dei Comuni per gli interventi post alluvione in attesa di rimborsi. Confermati gli investimenti per lo studentato, per il parco fotovoltaico e per la stazione carburanti innovativi tra zone Savio e Bassette. In via dell’Industria si conferma anche l’infrastrutturazione del piazzale per la ricarica dei mezzi elettrici. Start Romagna investirà 8 milioni di euro in nuovi bus e "la maggior parte è destinata a Ravenna". Più complesso il discorso per il rinnovo dei due traghetti sul Candiano, la cui specificità non permette di intercettare finanziamenti statali. Il Comune ha sollecitato Regione e Governo e si va avanti con lo studio di fattibilità da mettere a gara. A presentare i numeri nel dettaglio è stata la presidente di Ravenna Holding, Mara Roncuzzi: nel 2023 i dividendi superano i 12 milioni, in crescita sul previsionale di oltre 800.000 euro; mentre i costi operativi calano di 243.000 euro per il rientro dei costi energetici e per la difficoltà a reperire personale qualificato. La gestione straodinaria scende di 412.000 euro, quella finanziaria di oltre mezzo milione e il risultato netto sfiora gli 11,8 milioni di euro, con i Comuni soci che per l’alluvione hanno chiesto dividendi potenziati a 10,8 milioni di euro invece di 8,2. La società è “solida”, continua, e nel 2024 si prevede un risultato netto di 11,5 milioni.