REDAZIONE RAVENNA

Morto Roberto Spadoni: riaprì il ristorante Maddalena, sedeva a tavola coi clienti

Prese in mano le redini del locale, a Marina di Ravenna, avviato dalla sua mamma con la zia. Lo chiuse nel 2015, limitandosi alla gestione stagionale dell’albergo. Aveva 89 anni

Una foto di Roberto Spadoni nel 1958 al carnevale di Cotignola con Anna Gàbici

Una foto di Roberto Spadoni nel 1958 al carnevale di Cotignola con Anna Gàbici

Ravenna, 26 novembre 2024 – Con la morte di Roberto Spadoni, avvenuta nel pomeriggio di domenica scorsa, si chiude una storica pagina della ristorazione ravennate. Nato a Ravenna nel 1935, Spadoni era subentrato alla gestione del rinomato ristorante ’Maddalena’ avviato col nome ’Villa dei Pini’ nell’aprile del 1950 a Marina di Ravenna dalle sorelle Giovanna e Maddalena Mazzanti, zia e mamma di Roberto, che portarono avanti l’attività con l’aiuto dei mariti Andrea Mazzanti e Tino Spadoni.

Il locale, come scrive Pericle Stoppa nel suo libro ’Mangiavamo alla marinara’, divenne famoso soprattutto per merito di Maddalena (1909-1979) che aveva ereditato dalla mamma Domenica l’arte della buona cucina appresa a Ravenna in lunghi anni di servizio al ristorante dell’albergo Bella Venezia. Nel 1961 le sorelle Mazzanti vendettero la ’Villa dei Pini’ e dettero vita a Rivaverde all’albergo ristorante Maddalena che nel giro di pochi anni divenne un locale molto rinomato ottenendo prestigiosi riconoscimenti come la Stella Michelin la medaglia d’oro della Camera di Commercio.

Dopo la morte dei genitori e degli zii il ristorante ’Maddalena’ venne gestito di nuovo da Roberto che nel riaprire l’attività fece leva, come si leggeva nella pubblicità del tempo, sull’aria di famiglia e su una tradizione che non seguiva le novità gastronomiche ma, come ricorda Stoppa, restava fedele agli insegnamenti che gli avevano trasmesso la madre e la zia. Roberto chiuse il ristorante nel 2015 limitandosi alla gestione stagionale dell’albergo.

Chi ha frequentato il locale ricorderà il clima famigliare che Roberto riusciva a trasmettere ai clienti con i quali stabiliva veri rapporti di amicizia. Molto scrupoloso nel scegliere la qualità del pesce, Roberto si metteva ai fornelli per preparare i suoi famosi risotti e spesso si sedeva ai tavoli coi commensali per scambiare quattro chiacchiere, per raccontare le avventure dei suoi viaggi e per ricordare personaggi della vecchia Ravenna.

Roberto lascia la moglie Gabriella, ex insegnante di greco del Liceo classico ’Dante Alighieri’, e il figlio Federico, noto commercialista. I funerali avranno luogo giovedì alle ore 10.15 partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale civile per la basilica di Santa Maria Maggiore dove alle 11 sarà celebrata la messa.