Ravenna, 12 novembre 2023 – Passo della Stelvio, cima Coppi a 2.760 metri. E ancora passo Gavia a 2.652 metri. Luoghi sacri del ciclismo. E per capire che le due ruote erano una passione assoluta della vita di Daniele Beltrani, ciclista morto ieri in un terribile incidente a Forlimpopoli, basta dare un’occhiata al suo profilo Facebook.
Terribile frontale sul lungomare: coinvolti 4 adulti e tre minorenni – Si schiantano: due morti e due feriti
Ecco allora i cartelli di Stelvio e Gavia alle sue spalle: e poi lui con bici e caschetto. Quello stesso caschetto, probabilmente, che ieri non ha potuto nulla per salvargli al vita. Beltrani aveva 57 anni e abitava a Porto Fuori. Ex dipendente di Hera in pensione, moglie e una figlia, da un paio d’anni era diventato nonno. E nonostante l’impegno per il nipotino, non aveva mai smesso di adoperarsi per la polisportiva Porto Fuori, della quale era dirigente al secondo mandato.
“Era nel gruppo di rappresentanza ciclisti oltre che nel direttivo da almeno cinque anni - ricorda Secondo Galassi, presidente della polisportiva che in totale conta sei discipline -. Abbiano saputo della tragedia prima attraverso il tam tam di un altro gruppo ciclistico. E poi la conferma ci è arrivata attraverso messaggi e telefonate".
Tra queste, anche quella di un superstite dell’uscita: "Tutti i sabati, a volte anche le domeniche, organizzano uscite amatoriali". E così è accaduto pure ieri mattina: "Nel gruppo erano in almeno cinque o sei. Mi ha chiamato un testimone e mi ha detto che una donna ha sbandato e ha travolto quelli che si trovavano in testa. E poi si è messa piangere, aveva pure un bimbo a bordo. Per fortuna l’altro ciclista travolto sembra avere solo una lussazione. I mezzi di soccorso sono arrivati rapidamente" ma per il 57enne non c’è stato scampo.
"Stavamo festeggiando il 50esimo anniversario della polisportiva, e lui ci dava una mano. Ci ha sempre dato una mano. Era una persona molto attiva, collaborava per tutti gli eventi. Era conosciuto e ben voluto". Di recente "mi aveva detto che era contento di essere diventato nonno".