MARCO ORTOLANI
Cronaca

Morta l’allenatrice Paola Bolognesi, stop ai funerali: si farà l’autopsia

La 61enne è scomparsa nella notte fra sabato e domenica nella casa dove viveva a Bagnacavallo. Le sarebbe stata fatale un’improvvisa crisi cardiaca ma la Procura vuole fare piena luce sull’accaduto

Paola Bolognesi è morta nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 2023

Paola Bolognesi è morta nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 2023

Ravenna, 27 dicembre 2023 – È scomparsa nella notte fra sabato e domenica Paola Bolognesi, 61 anni, conosciuta e apprezzata insegnante e allenatrice di pallavolo. Le sarebbe stata fatale un’improvvisa crisi cardiaca che l’avrebbe colpita nel sonno.

Si sa che Bolognesi soffriva di una malformazione che non sembrava particolarmente grave e per la quale aveva programmato alcuni controlli nelle prossime settimane.

Bolognesi viveva a Bagnacavallo, cittadina nella quale era orgogliosamente cresciuta prediligendo il mondo dello sport e in particolare – proprio lei, piccolina di statura – quello dei giganti della pallavolo. Condivideva amicizie preziose con la olimpionica di beach volley Daniela Gattelli e la scudettata della Teodora Rossana Pasi, fra gli altri, che oggi la piangono disperate.

Profonda conoscitrice di questo sport amava rapportarsi soprattutto con le più giovani, che ha cresciuto e allenato in varie società della provincia e della città di Ravenna, a partire dai tempi del grande vivaio dell’Olimpia Teodora.

Sempre votata allo studio e al miglioramento della tecnica, amava viaggiare per seguire da vicino gli allenatori di cui aveva più stima e rimanere aggiornata sulle evoluzioni del gioco. Proprio nei giorni scorsi aveva messo in calendario visioni degli allenamenti dell’ex coach azzurro Mazzanti e del tecnico della Consar Bonitta, ai quali si ispirava maggiormente. Recentemente aveva contribuito a organizzare piccoli eventi nei quali raccontare alle giovani dei vivai la storia della pallavolo e dei suoi personaggi.

Al termine di uno di questi, raccogliendo il materiale che era servito come scenografia, aveva trascinato un sacco di palloni, abituale strumento del suo lavoro e, rivolto ad esso, aveva esclamato: "È tutto qui! È tutto qui!" come a dire che l’ingrediente fondamentale di ogni progetto sportivo, di ogni ambizione e di ogni vittoria, era e rimaneva il fascino che si prova da bambini maneggiando un pallone. Un fascino che, per lei, è rimasto intatto fino all’ultimo giorno.

Lascia l’anziano papà, di cui si occupava con grande dedizione, e il marito.

Il funerale, inizialmente previsto per oggi, è stato rinviato su indicazione della Procura che ha disposto l’autopsia per fare piena luce sull’accaduto.