LUCA BERTACCINI
Cronaca

Addio alla contessa Chiericati: inventò col padre Lido Adriano. "Qui vedemmo il futuro"

È morta 83 anni l’imprenditrice che bonificò e urbanizzò la località negli anni ’60. "Scegliemmo la costa romagnola perché rispetto a Lignano aveva più giorni di sole"

La contessa Anna Maria Chiericati, era legatissima a Lido Adriano. Nella foto in alto ecco com’era l’area prima dello sviluppo urbanistico

Ravenna, 27 marzo 2024 – Se n’è andata a lunedì a 83 anni, la contessa Anna Maria Chiericati. E chissà che non abbia dedicato uno dei suoi ultimi pensieri a Lido Adriano, uno dei grandi amori della sua vita. Fu, insieme al padre Augusto, una visionaria, la contessa. Quando nei primi anni Sessanta notò per la prima volta la costa a sud di Ravenna, una ravennate le chiese che cosa ci vedesse, lei rispose "il futuro".

La famiglia Chiericati, ci torneremo, realizzò Lido Adriano, con una imponente opera di bonifica e urbanizzazione, facendone col passare degli anni una importante località turistica. La contessa, che viveva a Milano, è morta lunedì; il funerale è in programma nel centro lombardo, con successiva tumulazione nel cimitero di Vicenza, città di origine della famiglia Chiericati.

Tra i più colpiti per il decesso dell’83enne (che non era sposata e non aveva figli), ci sono le persone che hanno avuto modo di conoscerla. "Con immenso dolore comunichiamo che è venuta a mancare la Contessa Anna Maria Chiericati. fin dagli anni 70 ha proseguito con grande impegno, sulle orme del padre Conte Augusto Chiericati la realizzazione del nostro Lido Adriano. Non solo così come lo vediamo noi oggi, ma con lo sguardo rivolto al futuro". A scriverlo,in una nota, è il Consiglio della Pro Loco e altri "tantissimi residenti di Lido Adriano la ricordano con grande affetto".

In un’intervista al Carlino nell’agosto 2014, in occasione del mezzo secolo di vita di Lido Adriano, la contessa Chiericati aveva raccontato la storia della località turistica. "Mio padre negli anni Sessanta era un industriale nel campo dell’energia e dei gas liquefatti – dichiarò –. Decise di cambiare settore e di investire nell’immobiliare turistico. Erano anni diversi e immaginò che la gente sarebbe stata sempre meglio economicamente e che avrebbe cominciato a spendere di più nelle vacanze".

La costa ravennate venne scelta dopo una attenta valutazione. "Assieme ad alcuni soci svizzeri commissionò uno studio a Giovanni Barbin, allora docente di Urbanistica a Ca Foscari. Lo studio doveva servire a individuare il luogo migliore per una nuova località turistica balneare. Quello studio l’ho ritrovato negli archivi dell’azienda di famiglia. In lizza c’era anche Lignano. Fu scelto il Ravennate perché secondo quello studio risultò avere un numero maggiore di giornate di sole".

Venne acquistata un’area, "che era tutta da bonificare, da riempire e cominciammo con oltre un milione di metri cubi per la prima parte. E poi furono realizzate le fognature, lacquedotto, limpianto elettrico. La zona era priva di verde e noi avevamo programmato la piantumazione di numerosi alberi". Da lì il progetto prese il volo, e si trasformò, anno dopo anno, nella località che tutti conosciamo. La contessa veniva ancora a Lido Adriano, dove ha una casa, con minor frequenza rispetto al passato a causa degli inevitabili acciacchi dovuti all’età. L’amore, però, quello è sempre rimasto invariato.