"Molestata in aula a 15 anni". Al via il processo per prof 60enne

La ragazza si era già costituita parte civile. Lui ha sempre negato, prossima udienza a febbraio

"Molestata in aula a 15 anni". Al via il processo per prof 60enne

La ragazza si era già costituita parte civile. Lui ha sempre negato, prossima udienza a febbraio

Il professore imputato era presente in aula. Per la ex studentessa che lo ha fatto finire a processo, c’era invece il suo legale. La ragazza già a suo tempo si era costituita parte civile con l’avvocato Federica Mariani, ieri mattina sostituita dalla collega Sara Scarpellini. Il suo professore - un ultrasessantenne difeso dall’avvocato Cinzia Bonfantini - deve rispondere di violenza sessuale aggravata. Lui ha sempre negato: ma secondo la studentessa, all’epoca dei fatti 15enne, nel febbraio 2022, approfittando di una lezione nell’aula di disegno, le si era improvvisamente avvicinato da tergo e aveva usato il suo corpo per toccarla.

La ragazzina aveva confermato tutto in incidente probatorio il 13 giugno scorso davanti al gip Janos Barlotti. Inoltre, pur descrivendo quel prof come uno che sa spiegare bene le cose, che è disponibile ad aiutare i ragazzi, e che se vede qualcuno in difficoltà, gli offre la possibilità di recuperare, aveva parlato di altre voci in quell’istituto superiore di Ravenna. Ovvero di compagne di scuola in seguito sentite a verbale dall’apposita sezione della squadra Mobile. A partire da una 17enne che era stata convocata in questura il 10 febbraio 2023. In lacrime aveva esordito dicendo che non le piaceva quella scuola e che da quando era iniziata, c’era quel professore che non aveva comportamenti a suo avviso consoni al ruolo. A partire dalle battutine. La giovane aveva anche ricordato di un episodio del Natale 2022: erano lei e una compagna 16enne assieme a quel prof per alcune foto in classe quando lui aveva iniziato a toccare la schiena dell’altra dicendo che era una finta grassa perché non aveva le cosiddette maniglie dell’amore. Lì per lì le due si erano messe a ridere; ma durante la foto successiva, anche lei si era sentita toccare sulla schiena e poi, mentre si allontanava, lungo il fianco.

Il prof non le aveva detto nulla: le aveva sorriso e basta. Quindi, prima delle vacanze, era capitato che lui, all’uscita dall’aula, l’avesse fermata stringendola a un polso: aveva cominciato a parlarle fitto vicino all’orecchio per chiederle di determinati problemi con un’ex amica: ma allo stesso tempo le guardava la scollatura creandole imbarazzo. La giovane aveva fatto menzione anche a diverse battute in classe quando si parlava di argomenti di matematica come seno, coseno e tangenti: lui ai ragazzi diceva che non avevano ancora imparato a usare il seno. In una occasione, dato che lei aveva cambiato colore dei capelli, lui le avrebbe chiesto di che colore avesse i peli. Una insegnante dello stesso istituto, a verbale aveva ricordato di essere stata avvicinata da alcune ragazze che lamentavano gli atteggiamenti di quel collega tra sguardi insistenti su scollature e fondo-schiena; e pizzicotti sui fianchi.

Prossima udienza a febbraio.

a.col.