ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Molestata a 90 anni dal vicino di casa di 20 anni: condannato a Ravenna

Secondo l’accusa il giovane l’aveva stretta in ascensore e aveva tentato di spogliarla. Per la psichiatra lui capace d’intendere e volere: inflitti 2 anni e 2 mesi

Molestata a 90 anni dal vicino di casa di 20 anni: condannato

Molestata a 90 anni dal vicino di casa di 20 anni: condannato

Ravenna, 31 maggio 2024 – Per l’accusa quel giovane operaio poco più che 20enne vicino di casa, approfittando del fatto che si trovassero entrambi in ascensore, aveva palpeggiato la signora 90enne e aveva tentato di spogliarla per infine toccarsi. Una contestazione per la quale ieri mattina il diretto interessato è stato condannato dal gup Corrado Schiaretti a 2 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Il pm Francesco Coco aveva chiesto 4 anni: al calcolo finale della pena si è giunti dopo avere considerato la prevalenza delle attenuanti e avere derubricato il fatto in violenza sessuale di lieve entità.

Alla donna - parte civile con l’avvocato Cristina Magnani - è stata riconosciuta una provvisionale di 10 mila euro. La difesa - avvocato Guido Maffuccini ieri sostituito dal collega Francesco Papiani e dal dottor Mattia Biagetti -, aveva chiesto l’assoluzione ritenendo che la versione della donna non fosse attendibile. Circa la capacità di intendere e volere del giovane, nessun dubbio: come del resto concluso dalla psichiatra Manuela Ricci incaricata dal tribunale.

La vicenda risale a metà agosto 2022 (la signora non ricordava la data esatta). Del resto la denuncia ai carabinieri, era stata fatta in seguito a un primo accesso in caserma nel quale la 90enne era partita dallo smarrimento del suo bancomat aggiungendo però in lacrime alcuni particolari relativi alla lamentata aggressione sessuale. Quindi, anche grazie a una consulenza di Linea Rosa, aveva formalizzato tutto.

Secondo il racconto reso a suo tempo in incidente probatorio davanti al gip Janos Barlotti, i fatti si era svolti attorno alle 15-15.30 all’interno dell’ascensore condominiale. Perché è lì dentro che quel ragazzo - che a suo avviso l’aveva presa di mira - l’avrebbe spinta per poi costringerla a subire atti sessuali per l’intero tragitto, dal piano terra fino al terzo piano, arrivando pure a bloccare l’ascensore.

Una relazione dell’Arma aveva restituito 36 secondi totali anche se in quell’ascensore non sarebbe possibile l’opzione di blocco. In ogni caso, secondo la 90enne, una volta dentro, lui aveva cercato di spogliarla al contempo palpeggiandola e toccandosi. "Stai zitta, non urlare e non ti muovere", le minacce pronunciate dal ragazzo. Alla riapertura delle porte, la prime cosa che lei aveva fatto, erano state ripulire l’ascensore e scendere in fretta per le scale. Nel tragitto, si era imbattuta in una vicina la quale, vedendola sconvolta e in lacrime, avrebbe cercato di consolarla. A lei tuttavia non aveva detto molto dell’accaduto, mentre si era confidata con altri vicini per infine raccontare tutto davanti ai carabinieri.