ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Minorenni abusati, "lontano dagli impianti"

Per il 70enne ex dirigente sportivo di Faenza c’è anche il divieto di avvicinarsi agli eventi con atleti di cui potrebbe avere approfittato

Presto all’uomo dovrebbero essere restituiti i cellulari, sequestrati a suo tempo dalla polizia

Presto all’uomo dovrebbero essere restituiti i cellulari, sequestrati a suo tempo dalla polizia

Alcune segnalazioni lo avevano collocato nel corso di determinati eventi sportivi nei quali potevano essere presenti anche quegli stessi atleti minorenni di cui, secondo l’accusa, lui aveva abusato. Ecco che allora l’autorità competente ha deciso per il diretto interessato - un 70enne ex dirigente sportivo di Faenza - il divieto di avvicinarsi agli impianti sportivi in questione.

Una misura che si affianca all’obbligo di dimora nel comune manfredo e all’obbligo di permanenza domiciliare dalle 22 alle 7. Giusto nei giorni scorsi l’uomo, difeso dall’avvocato Laerte Cenni, davanti alla corte d’appello di Bologna era riuscito a ottenere uno sconto di pena pari a 8 mesi dai 5 anni rimediati in primo grado al termine del rito abbreviato. E cioè condanna finale di 4 anni e 4 mesi di reclusione. La ragione è sostanzialmente tecnica: per uno dei capi d’imputazione, i giudici hanno riconosciuto l’ipotesi attenuata. Inoltre al 70enne, come chiedeva il suo legale, è stata concessa l’attenuante generica legata al risarcimento del danno: non valorizzata in primo grado perché avvenuta dopo l’apertura del giudizio abbreviato. Ma sentenze di segno opposto, hanno convinto i giudici felsinei ad applicarla.

L’uomo è accusato di avere abusato di alcuni giovani atleti forte del suo ruolo dirigenziale e pure grazie alla strategia dei regali. Presto gli dovrebbero essere restituiti i cellulari sequestrati a suo tempo dalla polizia. Le imputazioni delle quali è stato chiamato a rispondere, sono di violenza sessuale continuata e aggravata; e di prostituzione minorile aggravata (da qui la competenza della Dda bolognese) per

un totale di tre ragazzini tra i 15 e i 17 anni. Per uno dei minori, l’accusa è di violenza sessuale con uso della forza. Per gli addebiti mossi, il 70enne era finito anche in carcere. Era accaduto nel maggio 2023 quando gli era stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare del gip di Bologna. Quindi, su su istanza del suo difensore, l’uomo aveva ottenuto i domiciliari per essere poi autorizzato a uscire due mattine alla settimana per andare a lavorare. Deve ora fare i conti con le sole misure restrittive che conosciamo, compreso il divieto di avvicinarsi a determinati impianti sportivi.

Singolare la lista dei regali stilata sulla base delle verifiche degli agenti del Commissariato manfredo coadiuvati dai colleghi della squadra Mobile ravennate: scarpe sportive da centinaia di euro, un I-phone da mille euro. E poi ancora feste casalinghe con lauti buffet, pasti, sigarette, abiti firmati, droga e passaggi in auto pure da casa fino a scuola.

Altrettanto singolare il fatto che tutte le grane del 70enne siano partite da segnalazioni di cittadini. L’indagine penale ad esempio era scattata da una segnalazione in Commissariato degli educatori di un centro di aggregazione giovanile i quali avevano notato che a metà luglio 2022 quell’uomo aveva tenuto comportamenti a loro avviso impropri in piscina verso un paio di ragazzini. Ancora prima si erano avute segnalazioni (alla società sportiva) di genitori i quali avevano ravvisato nel 70enne comportamenti censurabili: tanto che le lamentele avevano portato al suo allontanamento e infine alle sue dimissioni dalla società sportiva nella quale aveva fino a quel momento occupato un ruolo di primo piano. Del resto tra i ragazzini sentiti a verbale, c’è chi aveva detto che lui "era solito sostare negli spogliatoi con la scusa di distribuire caramelle": ma il suo obbiettivo era "assistere al momento in cui gli atleti facevano la doccia".

Da ultimo le segnalazioni sulla sua presenza in impianti dello sport di cui era dirigente, gli sono valse l’ultimo divieto scattato nei suoi confronti.