Migranti, gli sbarchi continueranno. La conferma del ministro Piantedosi

Ieri un seminario a palazzo Rasponi sul tema del’autonomia locale. Il sindaco: "Investimenti nell’integrazione"

Migranti, gli sbarchi continueranno. La conferma del ministro Piantedosi

Migranti, gli sbarchi continueranno. La conferma del ministro Piantedosi

"Ravenna si conferma porto sicuro, dove continueranno ad arrivare le navi delle Ong con i migranti". A confermarlo ai giornalisti, ieri a Palazzo Rasponi a margine del seminario sulle autonomie a cui aveva preso parte, è stato il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. A parlare di migranti era stato anche il sindaco Michele de Pascale, prima, durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. "Ho chiesto al ministro – ha detto – un investimento importante sulle politiche per l’integrazione. Posto che la mia visone è divergente da quella del Governo riguardo ai flussi migratori, in particolare sulla scelta di costringere le navi Ong a compiere lunghi viaggi verso i porti del centro-nord, è sotto gli occhi di tutti quanto siano urgenti politiche di integrazione che consentano alle persone che arrivano in Italia di fare corsi di italiano e di potersi così inserire nel mondo del lavoro. Questo approccio rappresenta ad oggi l’unica speranza di gestire i flussi migratori con serietà, umanità e sicurezza". Il comitato è stato anche l’occasione per puntare l’attenzione su altri temi, come i furti in abitazione. "Abbiamo espresso apprezzamento – ha aggiunto de Pascale – per l’impegno delle forze di polizia, ma abbiamo chiesto al ministro di porre attenzione a questo tema, valutando anche inasprimenti delle pene. Il Comune sta facendo la sua parte implementando i sistemi di videosorveglianza sul territorio". E poi la sicurezza sul lavoro e il potenziamento degli organici dei servizi portuali.

Posizioni opposte sono state espresse durante il seminario ‘Sviluppi e prospettive dell’autonomia locale’. "Il principio di autonomia – ha sottolineato il ministro – deve camminare insieme a quello di solidarietà. Il decentramento a favore degli enti locali, sia esso amministrativo o normativo, non può che essere solidale, quindi accompagnato da un affiancamento costante dello Stato, volto a garantire, su tutto il territorio nazionale, la sicurezza, l’effettività nel godimento dei diritti e la piena fruizione dei servizi da parte dei cittadini". Il sindaco de Pascale, ha sottolineato che la riforma andrebbe fatta con maggioranze larghe, "cosa che invece non avverrà". Sugli Enti locali, ha continuato, "siamo in tempo per evitare questo scenario. Base e posizioni permettono una riforma condivisa. Do al ministro la disponibilità a lavorare nel merito. E se le funzioni sono uscite dal radar, dal territorio, arriva una spinta forte sul tema delle Unioni di Comuni, dato che la gestione associata è l’unica speranza per il municipalismo. In provincia sono due, funzionano e sono un vantaggio per i piccoli Comuni. Stesso discorso per gli Enti di area vasta, unica speranza di crescita delle autonomie locali".

a.cor.