
Il medico lavorava sull'elisoccorso
Ravenna, 22 dicembre 2017 - Si chiama midazolam ed è uno psicofarmaco con immediata azione sedativa. Era quello che da tempo cercava il 61enne medico rianimatore del 118 Sabino Preziosi arrestato mercoledì mattina in flagranza di reato dai carabinieri. Un’esperienza lunghissima, sul campo la sua unita a una riconosciuta professionalità: eppure da 13 anni covava quel segreto anche se dall’ospedale i farmaci ha iniziato a prenderli solo in quest’ultimo anno.
Lo ha spiegato lui stesso ieri mattina nell’udienza davanti al gip Janos Barlotti al termine della quale, dopo la convalida del suo arresto, il giudice ha disposto i domiciliari in una casa di cura, così come chiesto dalle difese (avvocati Carlo Benini e Silvia Brandolini). Il 61enne deve rispondere sia di peculato – perché fino al 4 dicembre quei farmaci gli erano affidati – che di furto aggravato, perché quando l’Azienda aveva poi deciso di metterli sottochiave in un armadietto, lui non aveva rinunciato ai suoi propositi.
Le indagini, coordinate dal pm Alessandro Mancini, erano scattate a inizio mese anche grazie a una segnalazione, contro ignoti, della direzione sanitaria per quegli ammanchi di farmaci. Le conseguenti verifiche dei carabinieri del Nas e della Stazione di Ravenna, con la collaborazione del nucleo Investigativo e di quello Operativo, si erano da subito concentrate sull’armadietto in questione attraverso una telecamera piazzata ad arte.
E così gli inquirenti sono arrivati a contestare prelievi specifici di midazolam. Si parte dall’11 dicembre, giorno nel quale al 61enne vengono ricondotte 20 fiale: per gli inquirenti, si è trattato di furto perché il 61enne è riuscito a prenderle scuotendo con forza l’armadietto. Due giorni dopo, di mattino presto, ci riprova senza riuscirci. Il 15 dicembre è la volta di altre 38 fiale. Ed è così che – continua l’accusa – si arriva a mercoledì, giorno dell’arresto (pm di turno Antonio Vincenzo Bartolozzi), quando le fiale sono 40. Tutto accade alle 5.40 proprio sotto agli occhi dei carabinieri del Nas che stanno riprendendo quanto si sta verificando alla base elisoccorso del 118 dove il 61enne lavora. Il medico viene bloccato poco dopo mentre torna all’auto per riporre uno zainetto con il midazolam.
Scatta l’arresto, obbligatorio in flagranza per questo tipo di reato. E poche ore dopo in carcere il 61enne davanti al pm Bartolozzi ammette: racconta di avere cominciato a prelevare le fiale dall’ultimo anno spiegando che all’inizio era semplice visto che l’armadietto era aperto e che lui aveva piena disponibilità di tali farmaci, anche perché li usava per i suoi pazienti. Poi però il medicinale era stato sistemato in un luogo più sicuro. E allora lui cercava di recuperare lo stesso le confezioni magari usando le maniere forti sull’armadietto.
L’Ausl, come di prassi, ha aperto un procedimento disciplinare sull’accaduto mettendo il proprio dipendente in ferie. Ma lo stato d’animo diffuso è di stupore: perché Preziosi da sempre viene considerato uno dei migliori rianimatori che Ravenna abbia avuto.