C’è chi tra le sue pazienti si era rivolta a lui per una puntura d’insetto: la conseguente richiesta era stata quella di spogliarsi. Nella lista dell’accusa figurano perlopiù palpeggiamenti, carezze, manovre ritenute improprie e baci rubati: sono le ipotesi che martedì scorso hanno fatto finire ai domiciliari nella sua casa di Roma un medico 68enne nato in Libia, specializzato in Urologia, ora in pensione e fino a inizio mese guardia medica turistica estiva per l’Ausl Romagna sul litorale ravennate.
L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Lorenzo Gusella di Cesenatico, deve rispondere di violenza sessuale continuata aggravata dall’abuso della propria funzione: quella di medico appunto. Tre per ora gli episodi a lui contestati sulla base delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Cervia - Milano Marittima coordinate dal pm Lucrezia Ciriello: tutti ai danni di altrettante donne di età comprese tra i quaranta e cinquant’anni.
In particolare nel corso di visite a ridosso della fine dell’incarico estivo - in due casi negli ambulatori di Pinarella di Cervia e Lido Adriano e nel terzo in un’abitazione privata di Milano Marittima -, il 68enne, anziché limitarsi al suo mestiere, avrebbe approfittato della situazione. Le tre donne - che non si conoscono tra di loro: fatto che al momento rafforza il quadro accusatorio - avevano poi deciso di segnalare quelle anomalie all’Ausl: da qui il caso aveva subito preso la strada della procura. I militari del nucleo operativo rivierasco avevano quindi deciso di ascoltare le tre pazienti e avevano acquisito documentazione medica relativa alle loro visite. Il gip Andrea Galanti ha infine avvallato la richiesta di misura restrittiva del pm: atto notificato al diretto interessato anche grazie al supporto dei militari della Compagnia di Roma - Monte Sacro.
Il 68enne, in ragione della custodia cautelare, in automatico si trova ora sospeso dal suo Ordine professionale. Se lo riterrà opportuno, avrà naturalmente modo di fornire la propria versione dell’accaduto nell’interrogatorio di garanzia che si terrà nei prossimi giorni davanti allo stesso gip che ha emesso la misura.
In ogni modo, è da diversi anni che il 68enne ha scelto la riviera romagnola per implementare i suoi introiti professionali. Il suo nome figura infatti almeno dal 2017 nelle graduatorie generali della guardia medica turistica estiva dell’Ausl Romagna.
Nel 2018 era stato attivo a Rimini; quindi tra il 2021 e il 2023 aveva operato a Cesenatico. E infine quest’anno aveva optato per i lidi ravennati con incarico a partire da metà giugno. Il suo compenso, come per i suoi colleghi, era composto da una quota giornaliera (250 euro). E da una parte variabile a seconda delle visite considerando 20 euro per una visita in ambulatorio e 35 per una a domicilio.
Andrea Colombari