Mario Biondi, una voce tutta d’’Oro’: "Con la Romagna un rapporto speciale"

Sul palco di Cervia domani alle 21 con il suo ultimo ep. "Un omaggio a Baglioni e Patty Pravo"

Mario Biondi, una voce tutta d’’Oro’: "Con la Romagna un rapporto speciale"

Mario Biondi, una voce tutta d’’Oro’: "Con la Romagna un rapporto speciale"

È uscito un mese fa ‘Oro’, un nuovo ep in cui omaggia quattro grandi maestri della musica italiana reinterpretando i loro pezzi con il suo groove e la sua voce nera, inconfondibile marchio di fabbrica. Oggi, di ritorno dal successo del suo primo tour in Australia, che lo conferma tra gli artisti italiani più attivi e apprezzati all’estero, porta in giro per la Penisola il suo progetto ‘Crooning Undercover’, un viaggio nel soul e nel jazz caratterizzato da suoni caldi e avvolgenti e atmosfere noir: Mario Biondi è l’atteso ospite di piazza Garibaldi a Cervia, domani. Alle 21 il cantautore catanese sale sul palco insieme alla sua band per un concerto che promette emozioni intense e, rivela, anche qualche sorpresa.

‘Tu come stai’ è il primo singolo radiofonico del suo nuovo ep: l’omaggio a Baglioni ha radici lontane, non è vero?

"Esatto, la prima demo la registrai nel 1998 con i Mario Bros, la mia band degli esordi. Questo brano è una di quelle cose che, pur restando ferme per tanti anni, mantengono sempre un certo fascino. Da qui la voglia di rispolverarlo e di dargli una nuova vita".

Quali altri artisti omaggia in ‘Oro’?

"Patti Pravo con una versione molto bella di ‘Pensiero stupendo’, realizzata insieme a Danilo Rea, e poi De Gregori con ‘La donna cannone’ e Cocciante con ‘Sulla terra io e lei’".

Cosa porterà sul palco di Cervia?

"La scaletta non è improvvisata, ma ‘modulabile’. Come la luce di una lampadina: mi piace muovere il colore, le intensità, vivere il momento con il pubblico e assecondare gli input che arrivano dalla platea".

Che rapporto ha con il pubblico romagnolo?

"Speciale. Sono cresciuto, anche a livello artistico, in Romagna, frequentando tanti locali e suonando con tanti musicisti jazz delle vostre parti, penso ad esempio a Luca Florian, Nicola Peruch, Chicco Capiozzo: abbiamo mosso i primi passi insieme".

In Romagna è stato anche in vacanza?

"Certo, da bambino molte estati si passavano in Riviera. Poi crescendo l’ho frequentata di più suonando nei club, ma qualche periodo breve l’ho passato anche in vacanza. Andavo al Bicio Papao a Milano Marittima, dal mio amico Walter (Meoni, ndr)".

Quindi, fra un concerto e l’altro, ogni tanto si concede anche una pausa?

"Premesso che sono molto fortunato a fare questo mestiere, ci sono periodi più densi, certo, ma anche periodi in cui riesco a godermi la casa e la famiglia".

Un secondo mestiere, quello in famiglia, visto che ha dieci figli.

"Il mestiere più bello del mondo! È una piccola squadra di calcio, la mia: i miei ragazzi sono molto bravi e in gamba. È bello stare con loro, sono la mia propulsione, la mia forza vitale".

Tornando a Baglioni, ha annunciato l’addio alle scene. E lei? Si vedrà mai lontano dai palchi?

"Chi lo sa, può anche succedere che un giorno mi ritiri a vita privata e mi dedichi a supportare i miei figli, piuttosto che qualche altro giovane artista. Ma finché Dio mi darà le forze, credo che resterò sul palco!".

Carlotta Benini