Marina di Ravenna (Ravenna), 17 novembre 2024 – Più di mille persone intervistate, tantissime serate passate in più punti di Marina di Ravenna sino a notte fonda. La terza edizione, come le prime due del resto, della campagna di sensibilizzazione sul consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche, è stata realizzata dal Nucleo volontariato di Ravenna dell’Associazione nazionale carabinieri – presieduta da Isidoro Mimmi – e ha portato risultati interessanti. E uno spaccato della vita estiva sul litorale ravennate: un turismo spesso “povero” che porta tanti giovani e meno giovani a divertirsi sulle spiagge e nei locali del territorio.
Lo spaccato che ne risulta è a volte incoraggiante, a volte inquietante, come racconta lo stesso Mimmi, carabiniere a riposo ora col grado di sottotenente della riserva di complemento dell’Arma e vera anima del Nucleo ravennate: “La campagna per l’uso moderato e consapevole delle bevande alcoliche ha avuto, come lo scorso anno, un approccio scientifico e ha coinvolto tutte le fasce di età, anche se si è prestata particolare attenzione ai più giovani, non sempre consapevoli dei rischi che si corrono. Naturalmente, come già in passato, gli alcoltest sono stati eseguiti nel pieno rispetto della privacy e l’uso dei dati a puro scopo statistico hanno contribuito ad abbattere diffidenza e timore di sanzioni”.
Intanto dall’indagine, soprattutto nelle fasce di età più avanzata, è emersa molto chiaramente una tendenza già presente da molto tempo nel Nord Europa: ovvero in un gruppo una persona non beve assolutamente nulla ed è quella, poi, incaricata dagli amici di guidare. E anche i test effettuati hanno confermato la correttezza di queste affermazioni: un risultato comunque molto importante.
Tra i giovanissimi, invece, le ragazze sono molto meno propense a sottoporsi all’alcoltest, per quanto anonimo, ma risultano comunque oltre i limiti nel 28% dei casi, più o meno in linea col 35% dei coetanei maschi. E purtroppo anche diversi minorenni, ai quali sarebbe vietata la vendita di alcolici, sono risultati oltre i limiti.
“Durante le serate – aggiunge Mimmi – abbiamo anche effettuato sette soccorsi, di cui quattro a minorenni e per un ragazzo forlivese, di minore età, oltre a chiamare l’ambulanza, siamo anche intervenuti col primo soccorso”.
Una delle tante interessanti tabelle desunte dalle serate di Marina, riguarda l’ora di maggior consumo: dopo la mezzanotte, oltre il 60% degli uomini tra i 21 e i 50 anni è risultato oltre la soglia consentita, e dopo l’una di notte anche il 46% delle donne. Donne che, spesso, hanno mostrato di aver un consumo più responsabile dell’alcol.
Tantissime le zone di provenienza, per questi viaggi del divertimento: per il 41% da Ravenna città, ma il 23% anche da Bologna, il 13% dalle città lunga la via Emilia, sino ad arrivare a Milano. E una seppur piccola ma costante percentuale anche da Venezia, oltre al 7% da Forlì.