ANNAMARIA CORRADO
Cronaca

Marc Chagall e il mosaico: la mostra a Ravenna per la IX Biennale del Mosaico

La mostra esplora il legame di Chagall con il mosaico, esponendo opere e bozzetti inediti dal 1958 al 1986.

Al rapporto di Marc Chagall con il mosaico e, quindi, con Ravenna, è dedicata la mostra attorno alla quale si svilupperà la IX Biennale del Mosaico in programma dal 18 ottobre 2025 al 18 gennaio 2026. Il punto di partenza, allora, non poteva che essere ’Le coq bleu’, uno dei capolavori della collezione permanente di mosaico contemporaneo del Mar realizzato dal mosaicista ravennate Antonio Rocchi su bozzetto del grande pittore russo.

Chagall nel 1954 vede e si innamora dei mosaici bizantini di Ravenna, l’anno successivo lo contatta lo storico dell’arte Lionello Venturi, quindi Giuseppe Bovini, direttore del Museo nazionale, lo invita a partecipare alla Mostra di Mosaici Moderni a cui lo stesso Bovini sta lavorando con Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli e che oggi costituisce il nucleo storico della collezione del Mar. È così che Chagall realizza il bozzetto per il suo primo mosaico. Seguirà una serie di opere monumentali che si confrontano con l’architettura e lo spazio ambientale, e che inaugurano una lunga collaborazione con mosaicisti anche ravennati.

La mostra, realizzata dal Mar in coproduzione con il Musée national ’Marc Chagall’ di Nizza, per la prima volta ricostruisce il panorama completo dei mosaici realizzati dall’artista tra il 1958 e il 1986. In esposizione ci saranno una decina di mosaici trasportabili dei quattordici realizzati dal pittore. Ci saranno inoltre bozzetti, come quello da cui fu realizzato ’Le Coq bleu’ e che verrà esposto qui per la prima volta, maquettes e opere su carta. E ancora dipinti, disegni, incisioni e litografie. Il progetto espositivo ravennate sarà preceduto da una prima tappa al Museo Chagall di Nizza tra maggio e settembre 2025.

"Questa mostra - spiega Roberto Cantagalli, direttore del Mar - si inserisce in un ciclo inaugurato dal museo francese nel 2015 e dedicato ai diversi linguaggi artistici utilizzati da Chagall. Per la prima volta viene approfondito il rapporto del pittore con il mosaico. Il museo di Nizza non conosceva completamente l’esperienza ravennate del pittore e noi abbiamo avuto accesso a materiale e fonti per la prima volta. Si tratta di un progetto dalla forte valenza anche scientifica". Sarà così possibile ripercorrere le relazioni tra la Scuola di Mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, il Gruppo Mosaicisti e l’École d’Art Italien a Parigi, diretta da Gino Severini, oltre che l’intensa collaborazione tra Chagall e il mosaicista ravennate Lino Melano.

Una sezione sarà dedicata al rapporto tra l’artista e il contesto del mosaico ravennate. I curatori sono la direttrice dei Musées nationaux du XX siècle des Alpes-Maritimes, Anne Dopffér, il responsabile scientifico del Museé national Marc Chagall, Gregory Couderc, la conservatrice del Mar, Giorgia Salerno, e il direttore artistico della Biennale di Mosaico, Daniele Torcellini. Alla presentazione di ieri sono intervenuti anche Fabio Sbaraglia, vicesindaco con delega alla cultura e al mosaico e Mauro Brighi, presidente del Mar.