"Manca ancora una strategia operativa"

Allagamenti a Cotignola: la Vulcaflex coinvolta. Bozzi di Confindustria Romagna preoccupato per i dipendenti e chiede interventi immediati dopo la rottura dell'argine del fiume Senio. Critiche per la mancanza di una strategia operativa.

"Manca ancora una strategia operativa"

Allagamenti a Cotignola: la Vulcaflex coinvolta. Bozzi di Confindustria Romagna preoccupato per i dipendenti e chiede interventi immediati dopo la rottura dell'argine del fiume Senio. Critiche per la mancanza di una strategia operativa.

COTIGNOLA (Ravenna)

In parte allagati anche i due stabilimenti della Vulcaflex, l’azienda di Cotignola che produce materiali di rivestimento per automotive, moda e arredamento, della quale è amministratore delegato Roberto Bozzi, il presidente di Confindustria Romagna. "Ci sono ancora persone da mettere in salvo, quindi pensiamo prima a loro – spiegava ieri mattina –. Stamattina (ieri, ndr) ho visto i nostri dipendenti disperati, vogliono fuggire da qui, perché è la seconda volta in poco tempo che le loro abitazioni sono state danneggiate e devono ricominciare da zero". "Una cosa è certa – aggiunge Bozzi –, non è possibile una situazione del genere a un anno e mezzo dall’alluvione del 2023". "A circa un chilometro dall’autostrada – racconta ancora il presidente di Confindustria Romagna – si è rotto l’argine del fiume Senio, l’acqua con forza è arrivata alla prima periferia di Cotignola e adesso si livella ovunque trova spazi. Uno dei nostri stabilimenti, quello più in centro, si sta inondando. Nell’altro è danneggiata la palazzina degli uffici. Non posso fare altro che aspettare che la Protezione civile, lavorando sulla falla, riesca in qualche modo a fermarla. Nei piazzali abbiamo fino a venti centimetri d’acqua, la vediamo salire un minuto dopo l’altro. Siamo completamente fermi e aspettiamo gli eventi". È passato un anno e mezzo da maggio 2023, sono stati fatti lavori di pulizia, "ma non si è ancora dato il via a una vera strategia operativa. Questa è la cosa che dà fastidio come Confindustria. Non possiamo aspettare tre anni di pianificazione, bisogna agire prima possibile".