Ravenna, 19 settembre 2024 – L'Appennino romagnolo nel Ravennate è di nuovo travolto da frane e allagamenti. La situazione più grave è a Marzeno, frazione di Brisighella, dove l'omonimo torrente ha esondato portando via con sé frammenti di un edificio, alberi e le piattaforme in cemento su cui erano costruite alcune case, che sono ora inagibili. Un'alluvione più grave di quella di maggio, ripetono le persone intente a spalare fango e detriti. Devastazione anche a San Martino, nei pressi di Faenza, dove vari metri d'acqua hanno invaso case, campi, e il campo d'allenamento di tiro al piattello, trasformato un anno fa in quartier generale dei soccorsi.
A Riolo Terme, il quartiere di Fornace è stato allagato per la terza volta in un anno: vari residenti ripetono di non voler mai più tornare. La provinciale Valletta che collega Brisighella a Casola Valsenio, in buona parte crollata lo scorso maggio, è completamente franata, scomparendo letteralmente nel vuoto.
Zattaglia, frazione poco lontana, rischia a breve di non essere più raggiungibile neppure dall'ultima strada ancora aperta. Una diga che la costeggiava è crollata, portando con sé parte del basamento su cui sorge la carreggiata, ora in equilibrio sulle acque. I danni alle infrastrutture ammontano di nuovo a vari milioni.