Continua la preoccupazione per lo stato della chiesa della Madonna del Pino. Il 13 luglio scorso, infatti, un nubifragio aveva colpito Cervia causando, tra i vari danni, la caduta di centinaia di alberi. A essere colpita dal violentissimo maltempo anche la chiesa in via Romea Nord. Dopo 4 mesi la situazione pare non essere mutata e si attendono i primi interventi di restauro. A chiedere di accelerare gli interventi di recupero del santuario, sono i Lions di Cervia e Milano Marittima. "I Lions sono consapevoli che l’alluvione di luglio ha duramente colpito la nostra comunità nelle sue caratteristiche identità: nelle Saline con la messa in forse della produzione del sale, nell’ambiente con il disboscamento di larghe zone della antica pineta ed infine nel patrimonio religioso con il danneggiamento del Santuario della Madonna del Pino – spiegano –. Da molti anni numerosi fattori rendono l’edificio fragile: transito di camion a poca distanza dai muri, acqua che dalla strada scola verso l’edificio. Il Santuario è degno di ben altra considerazione. È necessario rendere fruibile l’edificio e l’area circostante al ruolo religioso, culturale e sociale che gli compete da secoli. Con Don Pierre Laurent Cabantous abbiamo constatato che le opere e le pratiche burocratiche sono molte e che il Santuario ha bisogno di tutto l’affetto e considerazione della comunità. È un malato di cui non ci si deve dimenticare. Non dobbiamo spegnere l’attenzione ed essere presenti nello lo svolgimento della risoluzione".
I Lions, "in quanto parte della comunità" saranno "attenti e disponibili. Chiediamo attenzione a tutte le tematiche di restauro e di cantiere per evitare che vada perso un patrimonio così importante per la comunità. Una raccolta fondi spontanea di alcuni cittadini, fra cui alcuni nostri soci, ha messo in sicurezza momentanea il tetto per impedire i danni di infiltrazioni di acqua che sarebbero difficili da riparare. Chiediamo una attenzione particolare nella raccolta e messa in sicurezza dei fregi perché non siano a portata di mano di malintenzionati". Anche la Soprintentendenza dovrà esprimersi in merito. Le parti danneggiate sono diverse: il tetto, la facciata che ha perso due pinnacoli, con un terzo danneggiato. All’interno dell’edificio sono caduti calcinacci e intonaco. "Non sappiamo ancora i tempi per l’inizio dei lavori e quando potrà riaprire. L’intervento sarà molto costoso e, nonostante la copertura assicurativa servirà certamente una raccolta fondi per finanziare l’intervento", terminano.
Ilaria Bedeschi