
Luca Blanco aveva cinquant’anni
Ravenna, 23 febbraio 2023 – “O corona, o corona, o coron corona solare, solo tu ci puoi salvare sulla via Consolare". In sella alla sua bici , capelli al vento e mani al cielo, lo si vedeva percorrere la strada deserta in pieno lockdown ma anche quella affollata che porta a Punta Marina, cantando a squarciagola canzoni composte sul momento, sempre con il sorriso. E poi una sosta in mezzo a una rotonda a ballare e rispondere a quanti lo salutavano o lo guardavano stupiti da tanta energia, nel torpore di giornate spesso troppo uguali. Per tutti era "il menestrello di viale Alberti" e "metteva sempre tanta allegria", come si legge da martedì sera, in un fiume di post di ravennati che affidano a Facebook il loro ricordo commosso di Luca, Luca Blanco.
Cinquant’anni appena compiuti, "il ragazzo in bicicletta", come lo ha definito qualcuno, martedì sera è stato trovato senza vita nel garage di casa. Sono intervenuti medico legale e carabinieri della Stazione principale di Ravenna, anch’essi dispiaciuti e increduli. Fino a ieri sera non era ancora arrivato il nulla osta per i funerali di cui si occuperà il fratello, il familiare più stretto che era rimasto a Luca dopo la morte di un altro fratello e dei genitori alcuni anni fa.
Nella sua Ravenna Luca viveva solo, con qualche aiuto da Caritas e servizi sociali, in un alloggio popolare con le finestre che si affacciavano su viale Randi. E proprio dalle finestre di casa sua, in piena pandemia Covid, quando non si poteva assolutamente uscire, non aveva smesso di cantare le sue canzoni.
"La sua preferita era dedicata a Gerico – racconta addolorata la vicina Katia che insieme a Patrizia lo ha sempre sostenuto –. Ma io lo ricordo per le nostre chiacchierate: era un’enciclopedia vivente. Potevi parlare con lui di qualsiasi cosa e ti tirava fuori di tutto. Era un’anima pura". Chi lo ha conosciuto bene lo descrive così: "Era veramente come lo si vedeva: un ragazzo buonissimo, dolcissimo, sempre allegro, una persona colta, che amava molto leggere".
Una figura solare quella di Blanco che aveva anche attirato l’attenzione del fotoreporter pluripremiato Alex Majoli il quale lo aveva scelto come personaggio di riferimento del suo ‘Esodo’, video commissionato dall’Amministrazione comunale di Ravenna per i 700 anni della morte di Dante, ora custodito tra le opere del Mar.
"Un giorno – spiegò Maioli nel dicembre 2021 in occasione della presentazione del filmato –, in spiaggia ho incontrato il ragazzo in bicicletta, ho pensato “lui è Dante” e ho cominciato a seguirlo. Il montaggio costruisce attorno a lui tutte queste foto in movimento".
Nelle immagini scorrono i pini, la Sarom, le strade di Ravenna, le stesse che Luca percorreva, cantando a squarciagola le sue canzoni. Fino a martedì sera quando ha lasciato questo mondo ma resta nei bei ricordi di tanti.